Milano, 22 dicembre 2024 – Una coppia omosessuale è stata “aggredita nella notte tra sabato e domenica nel quartiere Barona a Milano”. I due “stavano tornando a casa mano nella mano” quando, all’improvviso, sono stati “bersagliati di insulti omofobi come ‘fate schifo’, ‘ma veramente fate?’, ‘siete contro Dio e la natura’ da parte di un gruppetto di cinque giovani. A denunciare quanto accaduto è il consigliere regionale del Patto Civico, Luca Paladini, che ha scritto un post sul suo profilo Instagram. Le indagini su quanto avvenuto sono in corso.
Stando a quanto raccontato da Paladini sui social, uno dei due avrebbe reagito a parole agli insulti “ed è stato trasportato all'ospedale San Paolo in codice verde con lievi ferite a causa di un pugno in faccia”. L'uomo, sempre al San Paolo, è stato dimesso questa mattina, 22 dicembre. A confermare la violenza è stata la stessa vittima, Ivano Cipollaro, infermiere di 45 anni, tramite una Storia su Instagram: “Io e il mio compagno Alfredo siamo stati aggrediti per omofobia..io mi sono beccato un pugno in testa!”.
I fatti sono avvenuti intorno a mezzanotte in via Santa Rita da Cascia all'altezza del civico 59 e, dopo l’aggressione, sul posto sono intervenuti i soccorsi di Areu e i carabinieri, mentre gli aggressori si sono dileguati. Il 45enne “sporgerà denuncia contro ignoti”, ha detto il consigliere regionale Paladini, amico della coppia. E ha aggiunto: “A noi spetta denunciare un clima sempre più violento e discriminatorio nei confronti di persone della comunità Lgbt”. “Un clima che qualcuno alimenta quotidianamente” e che “al contrario” degli aggressori “non è ignoto”.
Il post di Paladini ha subito ricevuto numerosi commenti. In tanti si mostrano tristi, delusi e arrabbiati: “È una vergogna che stiamo vivendo un’escalation di violenza, con aggressioni sempre più frequenti contro la comunità LGBT e le donne. Gli stupri, i femminicidi e le discriminazioni sono il segno di una società che sta fallendo. Tutto questo è inaccettabile e deve finire”; “Stiamo tornando indietro e non riesco ad accettarlo”; “Duemilaventiquattro. Non medioevo... Violenza. Quella vera. Che continua a propagarsi minando la libertà di vivere di persone normali: coppie gay e donne soprattutto, a cui viene inflitta la pena di non poter scegliere, ma soprattutto la paura ad uscire, rientrare e vivere una vita normale. E questo più di ogni altra cosa, fa paura”.