Laura Lana
Cronaca

Centro islamico chiuso, il Tar annulla l’ordinanza comunale: anche un’officina può essere usata come luogo di culto

Il sindaco di Cormano: “Siamo sorpresi da questa decisione: avevamo segnalato presunto abuso edilizio e mancano ancora le certificazioni. Non abbiamo ancora ricevuto nulla dall’associazione”

Oggi il Tar Lombardia sospende ogni atto del Comune: almeno fino all’8 aprile

Oggi il Tar Lombardia sospende ogni atto del Comune: almeno fino all’8 aprile

Cormano, 3 marzo 2025 –  A ottobre l’Amministrazione aveva di fatto chiuso le attività, ritenute non regolari, di una moschea in un vecchio laboratorio artigianale. Oggi il Tar Lombardia sospende ogni atto del Comune: almeno fino all’8 aprile, quando i giudici amministrativi entreranno nel merito della vicenda, l’ex officina potrà essere usata come luogo di culto.

Un’ordinanza, quella firmata in camera di consiglio il 25 febbraio, che è stata accolta “con stupore” dal sindaco Luigi Magistro e dal resto della Giunta. Il 7 ottobre l’ufficio tecnico, su segnalazione della polizia locale, aveva effettuato un sopralluogo all’interno dei locali di proprieta` di un’associazione, accertando che gli spazi erano adibiti a luogo di culto. Il 22 ottobre la onlus aveva presentato una pratica edilizia in sanatoria, rigettata dal municipio: si indicava la presenza di uffici nel seminterrato, quando le verifiche dei tecnici avevano riscontrato altro. Era così scattata l’ordinanza del Comune, che intimava il ripristino dello stato originario dei luoghi, ovvero che il seminterrato tornasse alla funzione di laboratorio artigianale. L’associazione ha così presentato ricorso al Tar e il 7 febbraio ha chiesto all’amministrazione la possibilità di usare temporaneamente l’immobile per il Ramadan. Un’istanza per il municipio non valutabile perché priva di certificazioni, integrazioni relative alla sicurezza, rumore, accessibilità di spazi usati per eventi e manifestazioni.

“Siamo sorpresi da questa decisione: avevamo segnalato presunto abuso edilizio e mancano ancora le certificazioni. Non abbiamo ancora ricevuto nulla dall’associazione”, ha commentato Magistro. Secondo il Tar, “sussiste il danno grave e irreparabile (anche in relazione all’imminente inizio della festività del Ramadan il 28 febbraio)”. La domanda cautelare dell’associazione al Noor Aps è accolta in via provvisoria. E la magistratura amministrativa ha quindi sospeso l’efficacia dell’ordinanza comunale e messo in stand by un’eventuale ritorno ad officina dei locali.

Come già accaduto nella lunga vicenda sestese, i giudici hanno anche invitato alla collaborazione in attesa di un nuovo e definitivo pronunciamento, che è stato fissato per l’8 aprile. “Ritenuto che è comunque in itinere l’esame da parte del Comune della richiesta di occupazione dell’immobile in via occasionale e temporanea, è comunque ragionevole affermare l’importanza di una leale collaborazione della stessa parte ricorrente (l’associazione musulmana, ndr) a presentare i documenti richiesti in sede istruttoria per consentire la definizione del procedimento”.