
Il sindaco accoglie la proposta avanzata dal Consiglio comunale dei ragazzi "Ho chiesto ai tecnici di proporre soluzioni per riattivare le condutture" .
Riattivare i canali del “Parco dell’acqua” di via Leonardo da Vinci: questo è l’obiettivo che si è proposto il sindaco cormanese Luigi Magistro, che ha dato mandato ai tecnici del municipio di verificare gli impianti e i meccanismi elettrici per la loro rimessa in funzione, dopo diversi anni di chiusura.
Se la caratteristica fontana a raso, con i suoi giochi d’acqua nel cuore del parco, è tornata a funzionare nelle stagioni primaverili ed estive di cinque anni fa, i lunghi canali artificiali, che attraversano i prati, sono rimasti ancora inattivi.
Ma lo resteranno ancora per poco tempo, visto che a chiedere che l’acqua vi scorra ancora sono stati alcuni piccoli consiglieri comunali, appena eletti nel consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze. Alla prima seduta del nuovo Ccrr, infatti, i rappresentanti delle scuole cittadine hanno così espresso il desiderio che vengano al più presto "protetti e conservati, perché sono belli": la richiesta è stata subito presa in considerazione dal primo cittadino Magistro e dagli assessori della sua Giunta.
Un primo intervento di manutenzione urgente è stato già portato a termine: i volontari e le volontarie della Protezione civile di Cormano hanno infatti ripulito questi canali, rimuovendo i rifiuti, i detriti, i rami e le foglie che si erano depositati e che erano finiti al loro interno nel corso degli anni. "La pulizia dei canali del Parco dell’acqua è stata la prima operazione per la completa messa in sicurezza del sistema d’acqua presente – spiega il sindaco Luigi Magistro –. All’ultima seduta del consiglio dei ragazzi e delle ragazze è stata fatta questa proposta, che riteniamo molto interessante per il decoro urbano e anche per la bellezza del Parco dell’acqua. Ho chiesto ai tecnici di proporre alcune soluzioni per mettere in sicurezza i canali e le condutture, per capire come intervenire sul loro funzionamento".
L’acqua è peraltro l’elemento naturale più importante per i 50mila metri quadrati di questi prati e di queste collinette, e il nome “Parco dell’acqua” la richiama: oltre alla fontana a raso, vi era anche la fontana a vasca, diventata una grande fioriera nell’estate del 2020, nella zona sud del parco. Ora ci sono i canali da ripristinare, richiamando le antiche rogge dei contadini presenti, un tempo, a Cormano.