ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Cornaredo tecnologica. In arrivo un Data center nell’area ex Alemagna

L’hinterland, territorio di grandi investimenti da parte dei colossi internazionali. Impatto ambientale: presentata in Comune una mozione per chiedere garanzie. .

Dopo Pregnana Milanese anche a Cornaredo è stato manifestato interesse per l’area ex Alemagna

Dopo Pregnana Milanese anche a Cornaredo è stato manifestato interesse per l’area ex Alemagna

L’hinterland milanese e le ex aree industriali dismesse si confermano sede di grandi investimenti da parte dei colossi internazionali per la realizzazione di Data Center. Dopo Pregnana Milanese, dove tre operatori hanno manifestato il loro interesse sulle aree dell’ex Citroen, ex Cnh Iveco ed ex Olivetti Bull, anche a Cornaredo è stato manifestato interesse per l’area ex Alemagna. La notizia circolava da qualche settimana ma ora è diventata ufficiale con la presentazione di una mozione da parte della lista "Il Colibrì - sinistra per Cornaredo" che chiede al Comune "di adottare soluzioni progettuali a basso impatto e misure di compensazione ambientali. E di favorire il coinvolgimento partecipativo dei residenti" per tutti i Data Center che in futuro si insedieranno a Cornaredo.

La data della seduta del consiglio comunale che dovrà affrontare il tema dell’insediamento del data center non è ancora stata fissata, ma il dibattito tra favorevoli e contrari è già iniziato. "Crediamo che aldilà degli adempimenti burocratico-istituzionali che riguardano più Enti, è necessario che il Comune si dia una propria linea di indirizzo, molto importante proprio ora che le regole urbanistiche sono in “prorogatio” precario essendo scaduti i termini del Piano di Governo del Territorio", dichiara Mary Vono, consiglier di minoranza.

In particolare la mozione chiede "che il data center si inserisca in modo ottimale nel contesto urbanistico del quartiere Merendi, sia rispettoso sul piano paesaggistico e mitighi gli impatti ambientali, utilizzando le più moderne tecnologie, non solo edificatorie ma anche relative agli approvvigionamenti di energia elettrica, privilegiando quella autoprodotta da fonti rinnovabili". Secondo la consigliera Vono è anche necessario, "definire investimenti ulteriori a dimostrazione della collaborazione e dell’impegno dell’operatore verso Cornaredo nell’ambito della vivibilità dei cittadini e sostenibilità ambientale".

La seconda area sulla quale pare ci sia già interesse da parte di un altro operatore per la costruzione di un data center è l’Italsempione. Per la città non si tratta del primo data center. Oltre 10 anni fa, infatti, Data 4 aveva scelto Cornaredo per l’apertura del primo campus dedicato al digital in Italia. Progetto che si espanderà fino a coprire 21 ettari entro il 2030.