REDAZIONE MILANO

Corona sfida Meta "Ridatemi il profilo"

Fabrizio Corona sfida Facebook. L’ex “re dei paparazzi“, assistito dagli avvocati Ivano Chiesa, Giorgio Molinari e Giulia Ferrari, ieri ha presentato un "ricorso d’urgenza ex art. 700 cpc. al Tribunale di Milano, contro Meta Ltd e Facebook Italia Srl, per ottenere la riattivazione del proprio profilo Instagram disabilitato senza preavviso e senza una motivazione espressa". Lo hanno reso noto i legali dell’ex agente fotografico. "Per un personaggio pubblico come Fabrizio Corona l’oscuramento di un profilo Instagram comporta evidenti e gravissimi danni di immagine - scrivono i legali - di qui la necessità di ricorrere al giudice". Ma non solo, l’iniziativa giudiziaria è stata assunta da Fabrizio Corona, "in linea con il suo essere da sempre pronto a reagire di fronte a quelli che considera comportamenti prepotenti eo arroganti - aggiungono - convinto di avere il sostegno di tutti quelli che subiscono il medesimo “trattamento“ da parte del colosso dell’informazione in questione". Colosso che, per i legali, "pare non ricordare che in Italia vale il principio costituzionale della totale libertà di espressione, libertà che non può essere soggetta a censure tantomeno da parte di un privato, come Meta Ltd, anche se quest’ultimo è una potenza economica". Nelle scorse settimane Corona, finito al centro di una infinita serie di guai giudiziari che lo hanno anche portato in carcere, aveva incassato un’altra assoluzione, dopo che erano già cadute le accuse principali, in una tranche dell’ormai datata indagine sui 2,6 milioni di euro in contanti trovati nel 2016 in parte in un controsoffitto dell’amica e collaboratrice Francesca Persi e in parte in cassette di sicurezza in Austria. All’ex agente fotografico veniva contestata una "omessa dichiarazione dei redditi", ossia di non aver pagato le tasse su quelle somme. E l’ex “re dei paparazzi“ è stato assolto con formula piena.