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Coronavirus, al Cimitero Maggiore: "Non fosse comuni ma sepolture degne"

L'assessore Cocchi: ogni persona ha un cippo con il nome. Attualmente il campo ospita 61 vittime covid

Cimitero Maggiore, croci di plastica per le vittime covid

Milano, 23 aprile 2020 - "È molto importante che ci sia un segnale perché in questa enorme tragedia queste persone non avevano nessuno che poteva occuparsi di loro quindi il Comune di Milano ha voluto garantire loro uno spazio e una sepoltura con grande dignità". Così l'assessore ai Servizi Civici e Trasformazione digitale del Comune di Milano, Roberta Cocco, ha parlato della decisione dell'amministrazione di garantire sepoltura, in un apposito campo del Cimitero Maggiore, ai morti per Coronavirus che nessun parente ha reclamato.

"Ci tengo a dire una cosa: ho purtroppo sentito parlare di fosse comuni, non è così - ha precisato l'assessore - perché ogni persona ha un cippo con il nome e ogni salma viene sepolta singolarmente". Attualmente al campo dedicato del Cimitero Maggiore sono sepolte 61 persone "questo è un campo molto grande e potremmo arrivare addirittura fino a 600 sepolture cosa che ovviamente non ci auguriamo. - ha detto - Però abbiamo spazio per le sepolture che affronteremo nei prossimi giorni e settimane. Noi abbiamo iniziato da subito quando abbiamo visto che i numeri crescevano. E con l'ordinanza del sindaco, che riduceva da 30 a 5, i giorni le sepolture subito dopo i decessi era necessario avere un luogo che ci permettesse di operare le sepolture nel tempo minore possibile".