
di Francesco Pellegatta
Sono stati toccati i trecento contagi a Milano e provincia nel solo mese di agosto. Gli ultimi dati pubblicati ieri dalla Regione parlano di 25 nuovi casi di Covid accertati - di cui 15 a Milano città; questo porta il numero di positivi nell’area considerata a 25.246 (erano 24.944 il primo di agosto, che significa +302). Segno evidente del fatto che non è ancora tempo di abbassare la guardia.
Va in questa direzione anche la chiusura delle discoteche e l’obbligatorietà delle mascherine dalle 18 alle 6 del mattino nei luoghi pubblici. I provvedimenti voluti ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza al termine del confronto con i governatori delle Regioni.
D’altronde basta guardare i grafici: nell’ultima settimana a Milano e provincia i nuovi casi sono aumentati giorno dopo giorno, rimanendo stabilmente oltre quota venti, e solo ieri è stato registrato il primo (lieve) calo del trend, passato dal +34 di Ferragosto a +25.
Nel frattempo tiene banco la questione dei cittadini che rientrano dalle vacanze passate in paesi particolarmente a rischio quali Croazia, Grecia, Malta e Spagna. L’altroieri il governatore lombardo Attilio Fontana ha firmato l’ordinanza che definisce come si devono comportare i rientranti da una di queste mete. Il succo? Nessun isolamento ma si potrà uscire solo in caso di necessità fino al risultato del tampone. Oltre all’obbligo di indossare la mascherina per ogni contatto sociale. I milanesi che rientrano, dunque, dovranno comunicarlo all’Agenzia di Tutela della Salute (Ats) di Milano e sottoporsi al tampone entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale passando attraverso la stessa Ats.
"In attesa di effettuare il test, non devono sottostare all’isolamento fiduciario, ma devono utilizzare la mascherina in tutti i contatti sociali, limitare gli spostamenti allo stretto necessario (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o salute) e osservare rigorosamente tutte le misure igienico sanitarie" - riporta testualmente l’ordinanza regionale. Dal Pirellone, comunque, hanno ribadito che il tampone può essere sostituito dall’attestazione di esito negativo di un test analogo effettuato 72 ore prima del rientro in Italia.