FRANCESCA GRILLO e PATRIZIA TOSSI
Cronaca

Coronavirus, caccia ai tamponi tra Cesano e Pioltello

Nel Sud-Ovest milanese non c’è alcuna postazione. E la burocrazia ferma il primo hotspot comunale

La tensostruttura di Pioltello è pronta ma resta vuota

Cesano Boscone (Milano), 27 novembre 2020 - Chilometri per un tampone nel Sud-Ovest milanese sguarnito di punti appositi. Mentre a Pioltello tutto è pronto ma a bloccare il progetto del primo drive-trough comunale del territorio è la burocrazia.

Chi abita nella porzione dell’hinterland priva di postazioni per il test prescritto dal medico di base, quindi tramite il sistema sanitario, deve raggiungere le sedi ospedaliere di Milano (Santi Paolo e Carlo), San Donato o il punto drive a Bollate. I Comuni che rientrano nel Piano di zona corsichese (Assago, Buccinasco, Cesano, Corsico, Cusago, Trezzano) non hanno un punto tamponi. Penalizzate anche dall’assenza di un ospedale, le città contano un bacino di oltre 120mila abitanti.

A Buccinasco si sta pensando a un drive through: ma il progetto prevede l’affidamento a un privato. Nella sfera pubblica, quindi, si sentono forti le carenze. Simone Negri, sindaco Pd di Cesano e capofila del Piano di zona, ne fa anche una questione politica: "L’assenza di punti tampone dimostra l’ennesima difficoltà della nostra zona. Negli ultimi anni, nonostante le tante fragilità e le richieste dei sindaci, abbiamo subìto un grande depauperamento della sanità territoriale, per esempio con gli sconvolgimenti delle ex sedi Asl. La mancanza di rappresentanti politici nelle istituzioni superiori ci penalizza".

A Pioltello intanto i tamponi molecolari sono già arrivati, la struttura dell’hotspot è montata e i volontari della Protezione civile stanno aspettando di poter gestire 120 auto al giorno per i prossimi tre mesi. A bloccare il progetto del primo drive-trough comunale del territorio è la burocrazia. "Stiamo aspettando il via libera di Ats – spiega il sindaco Ivonne Cosciotti – Abbiamo inviato tutta la documentazione ma continuano a inviarci richieste col contagocce. E questo sta rallentando l’apertura dell’hotspot. Spero che i tamponi possano partire nel fine settimana, sicuramente lo terremo aperto anche nel weekend per recuperare ".

Il Comune ha fatto montare una grande tensostruttura nel parcheggio del polo sanitario di via San Francesco, con un percorso guidato per le auto e per il triage. "È stato predisposto un piano per accogliere fino a 120 auto al giorno senza attese, il personale dell’Auxologico scaglionerà gli appuntamenti ogni cinque minuti senza ingorghi. I vaccini ci sono, tant’è che all’interno del polo sanitario vengono già fatti".

Il servizio non è ancora partito, ma a Pioltello è già vento di bufera. La polemica è sul costo del tampone: 90 euro il prezzo pieno per chi viene da fuori città, 80 con la convenzione comunale riservata ai pioltellesi. «Il tampone antigenico e quello molecolare sembrano uguali ma non lo sono – risponde il sindaco – Il primo è rapido e costa tra i 30 e i 60 euro, il molecolare sul mercato oscilla tra i 90 e i 150 euro. Il test rapido antigenico attualmente non è valido per il rientro a scuola o al lavoro dopo la quarantena, ma solo per la diagnosi precoce perché presenta diversi falsi negativi. Gli studenti lo possono fare gratis ai centri di Peschiera e Gorgonzola, ma per altri i tamponi gratuiti non si riescono più a prenotare. È chiaro che questa emergenza si vince anche grazie al tracciamento della malattia e alla diagnosi precoce che porta alla quarantena per evitare la diffusione del virus".