Coronavirus, fake news e procurato allarme: la denuncia dell'Ospedale Niguarda

Il Direttore Generale fa riferimento, in particolare, a due messaggi Whatspp che riportano notizie false circa la gestione dell'emergenza sanitaria

Polizia all'ospedale Niguarda

Polizia all'ospedale Niguarda

Milano, 11 marzo 2020 - Fake news su coronavirus e procurato allarme: la Polizia di Stato riceve e trasmette all’Autorità Giudiziaria l’esposto dell’Ospedale Niguarda di Milano. 

In particolare, in un messaggio vocale “Whatsapp” della durata di 5 minuti e 26 secondi, registrato da una sedicente cardiologa presso una terapia intensiva a Milano, la donna, qualificatasi con il nome di Martina, riporta notizie circa la gestione dell’emergenza sanitaria “Covid-19” all’interno dell’ASST Niguarda, “suscettibili di destare allarme sociale nei destinatari”. Anche in un secondo messaggio vocale “Whatsapp” registrato da un soggetto ignoto, della durata complessiva di “2 min. 15 sec.”, l’autore riporta false notizie circa la gestione dell’emergenza sanitaria “Covid-19” all’interno dell’A.S.S.T. Niguarda.

Come riferito dal Direttore Generale “le voci narranti rappresentano una situazione sanitaria non supportata da alcun dato reale e oggetto di una libera interpretazione personale che configura ipotesi di procurato allarme; tali messaggi concorrono drammaticamente ad aggravare una situazione emergenziale che necessita di una corretta e coerente gestione delle informazioni". La Questura di Milano invita i cittadini a cestinare e a non divulgare messaggi allarmistici che non provengano dalle Istituzioni e dalla Polizia di Stato tramite i propri canali web e sociali.