Milano, 1 agosto 2020 - Da oggi sugli autobus urbani e interurbani, sui treni della metropolitana e regionali così come sui tram e sui traghetti sarà possibile occupare tutti i posti a sedere e la metà dei posti in piedi omologati. A prevedere il significativo aumento della capienza dei mezzi del trasporto pubblico locale è l’ordinanza varata ieri dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e valida fino al 10 settembre.
Tre gli ambiti toccati dal provvedimento: oltre ai trasporti, anche l’uso della mascherina e le celebrazioni nei luoghi di culto. Quanto alla mascherina, in Lombardia, fino al 10 settembre, rimane l’obbligo di indossarla sempre quando si è nei luoghi chiusi e all’aperto solo se non è possibile rispettare la distanza di sicurezza di un metro. Resta indispensabile avere la mascherina sempre con sé. Sui luoghi di lavoro, resta obbligatoria la misurazione della temperatura per il datore e per i dipendenti, così come per i clienti dei ristoranti. Se dovesse risultare superiore a 37,5 gradi, non deve essere consentito l’accesso alla sede e l’interessato dovrà essere informato della necessità di contattare il proprio medico.
Novità, come anticipato, per il trasporto pubblico. Sui mezzi è sempre obbligatorio indossare la mascherina, ma da oggi si potrà viaggiare a capienza aumentata. Sui mezzi pubblici interurbani è consentita «l’occupazione del 100% dei posti a sedere e del 50% dei posti in piedi, per i quali il mezzo è omologato» e altrettanto vale per «i mezzi del trasporto pubblico urbano e suburbano», per «i treni utilizzati per i servizi di trasporto pubblico regionale», per i servizi di navigazione e, infine, per funivie, cabinovie, seggiovie e funicolari. Per «i mezzi di granturismo, aeroportuali, nonché per i bus con conducente» è consentita la sola occupazione del 100% dei posti a sedere.
Quanto ai taxi e al noleggio auto con conducente, «ai membri dello stesso gruppo familiare, ai conviventi, agli appartenenti a nuclei già pre-organizzati è consentito derogare all’obbligo del distanziamento». Terzo e ultimo punto, le celebrazioni religiose. L’ordinanza prevede che il numero di partecipanti sia determinato dal numero di posti che è possibile utilizzare garantendo la distanza minima di sicurezza, pari ad almeno un metro laterale e frontale tra i partecipanti, nel rispetto del limite di 350 persone. «È possibile derogare alle 350 persone solo previa relazione di un tecnico».