Milano, 4 aprile 2020 - Diventa obbligatorio, in Lombardia, uscire da casa coprendosi il naso e la bocca. Lo prevede un'ordinanza regionale. "L'ordinanza del presidente della Regione - spiega una Nota - introduce l'obbligo per chi esce dalla propria abitazione di proteggere se stessi e gli altri coprendosi naso e bocca con mascherine o anche attraverso semplici foulard e sciarpe. Gli esercizi commerciali al dettaglio già autorizzati (di alimentari e di prima necessità) hanno l'obbligo di fornire i propri clienti di guanti monouso e soluzioni idroalcoliche per l'igiene delle mani".
"Da domani, domenica 5 e fino al prossimo 13 aprile - prosegue la nota - restano in vigore le misure restrittive già stabilite per l'intero territorio lombardo lo scorso 21 marzo con ordinanza regionale". "In particolare il documento regionale conferma la chiusura degli alberghi (con le eccezioni già in vigore), degli studi professionali, dei mercati e tutte le attività non essenziali. Inoltre, sarà possibile acquistare articoli di cartoleria all'interno degli esercizi commerciali che vendono alimentari o beni di prima necessità, gia' aperti. Sarà anche possibile la vendita di fiori e piante solo con la consegna a domicilio".
Nella nuova ordinanza si legge che dovranno "rimanere chiusi nei giorni festivi e prefestivi, quindi anche il sabato, i negozi che vendono computer, elettronica ed elettrodomestici, ma anche gli ottici, le ferramenta e quelli che vendono vernici e materiale elettrico e per l'illuminazione". Tra l'altro, il provvedimento stabilisce che l'accesso nei negozi che possono restare aperti, tra cui quelli di alimentari, "è consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori, disabili o anziani".
"Infine, ai sensi del decreto legge del 25 marzo scorso che vieta alla Regione di intervenire sulle attività produttive - conclude la nota - è stato chiesto al Governo di confermare con un dpcm specifico, la chiusura dei cantieri edili e di permettere, invece, le attività legate alla filiera silvopastorale (come, ad esempio, il taglio della legna)".
L'ordinanza prevede che "il mancato rispetto" di tutte le misure venga "sanzionato, secondo quanto previsto dall'art. 4 del decreto-legge" del Governo dello scorso 25 marzo, ossia con multe da 400 a 3000 euro, salvo che non si configuri un'ipotesi di reato.