MARIO CONSANI e ANNA GIORGI
Cronaca

Coronavirus, la strage degli anziani: altre due Rsa sotto la lente

Mentre ogni giorno si aggiungono nuove denunce gli investigatori acquisiscono documentazione anche negli uffici Ats e Regione

Tiziana Siciliano è il procuratore aggiunto che coordina il pool

Milano, 13 aprile 2020 -  Ogni giorno un’altra storia finita male, una denuncia in più, una nuova residenza per anziani che finisce sotto indagine. Si capirà più avanti se alle accuse di familiari e dipendenti corrisponde davvero una realtà dove la strage dei nonni è avvenuta anche per colpa di chi avrebbe dovuto proteggerli.

Ma intanto il numero delle Rsa destinate ad entrare nelle inchieste si avvicina a 15, nell’elenco enttrano anche le residenze “Parco delle Cave“ e “Baggio“. E sale il numero degli indagati o di chi sta per esserlo (in pratica i vertici di tutti gli istituti interessati), mentre gli uomini della polizia giudiziaria della procura e quelli delle Fiamme gialle hanno già iniziato ad acquisire documentazione nelle sedi delle case di riposo ma anche negli uffici dell’Ats e in Regione .

«Epidemia colposa» è l’inedita ipotesi di reato già contestata (con l’omicidio colposo) ai responsabili del Pio Albergo Trivulzio, del “Don Gnocchi“ e della Sacra Famiglia di Cesano Boscone. La Procura cerca le prove di comportamenti anche omissivi (mancanza di cautele o dispositivi di protezione) che avrebbero agevolato la diffusione e il contagio da virus, anche dopo la delibera regionale del marzo scorso che, “invitando“ le Rsa a riprendere i pazienti anziani dimessi dagli ospedali, potrebbe aver fatto da sfondo alla strage che poi si è compiuta. 

E così tutti i magistrati del pool “salute, ambiente e lavoro“ cordinato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, cinque donne e tre uomini, stanno lavorando quasi a tempo pieno (anche se dalle loro abitazioni) sui fascicoli che si sono spartiti, ricchi per ora quasi soltanto di denunce di familiari e lavoratori e di cartelle cliniche degli anziani deceduti a decine per colpa del virus ma forse non solo.

Giorno per giorno i pm di questa “task force“, che lavorano a coppie incrociate su ciascuno di questi casi delicati, si parlano tra loro in videoconferenza, confrontano le rispettive scoperte, decidono i passsi successivi di indagini parallele che si somigliano tutte nella loro ineluttabile tragicità. Non sono indagini semplici, la mappa delle Rsa coinvolte copre l’intera metropoli, da Affori alla Barona, da Corvetto a Lambrate passando per il centro e partendo, naturalmente, da quel Pio Albergo Trivulzio la cui storia e tradizione ancora una volta vengono scalfite dopo l’inchiesta epocale sulla corruzione che battezzò Tangentopoli quasi trent’anni fa, ma anche dopo quella un po’ meno lontana sugli affitti di favore per le case dell’ingente patrimonio immobiliare dell’istituto.