GIULIA BONEZZI
Cronaca

Legionella a Corsico, altri due casi: salgono a 30 gli infettati

Intanto continua la ricerca di una possibile fonte comune della diffusione del batterio nel cluster del Sud-Ovest milanese

Esami sui campioni d'acqua prelevati (foto archivio)

Esami sui campioni d'acqua prelevati (foto archivio)

Milano, 9 luglio 2024 - Un uomo di 51 anni e una donna di 78 residenti a Corsico, nel Milanese, sono stati ricoverati oggi all’ospedale San Paolo del capoluogo con una polmonite da legionella. Le loro condizioni non sono preoccupanti, confermano dall'Ats Metropolitana, come quelle degli altri tre corsichesi già degenti nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale della Barona dopo aver contratto la forma più grave della patologia provocata dal batterio legionella pneumophila. Salgono così a 30, contati da fine aprile, i casi registrati nel cluster del Sud-Ovest milanese, come annunciato oggi dal sindaco di Buccinasco Rino Pruiti, che ha voluto precisare come solo quattro dei 30 infettati siano residenti nel suo comune: “Sono stati ricoverati nelle scorse settimane ma sono già stati dimessi”.

L'area del focolaio

Gli altri ventisei che si sono ammalati, dunque, sono residenti a Corsico, inclusi i cinque attualmente ricoverati al San Paolo e una 71 enne, già provata da una grave malattia, che il 20 giugno è morta per la polmonite da legionella.

L'età media delle persone che si sono ammalate di legionellosi negli ultimi due mesi tra Corsico e Buccinasco è di 73 anni, e molte di loro avevano le difese immunitarie indebolite da altre patologie. Alcune abitano nella stessa strada, nessuna nello stesso condominio. I casi si concentrano in un'ampia zona lungo la riva meridionale del Naviglio Grande, che segna per un pezzettino a Nord il confine del comune di Buccinasco per poi attraversare quello di Corsico. Ma le acque del Naviglio, che per temperatura e corrente sono anche poco adatte alla proliferazione del batterio, sono state escluse dalla rosa dei sospettati dai campionamenti dell'Ats.

La caccia alla fonte dei contagi

Le indagini dei tecnici dell'Agenzia di tutela della salute, che in questi due mesi e mezzo hanno controllato condomini e laghetti, fontane pubbliche e torri di raffreddamento di grandi sistemi di condizionamento, continuano alla ricerca di una possibile fonte comune della diffusione del batterio.

"Dopo la scoperta dei casi tra il 25 aprile e il 1° maggio (i primi dieci, che riguardavano due persone residenti a Buccinasco e otto a Corsico, ndr), Ats ha eseguito indagini approfondite per individuare le fonti del contagio: sia a Buccinasco che a Corsico sono state chiuse per precauzione le fontane ornamentali pubbliche ma i campionamenti hanno dato esito negativo - ricorda il sindaco Pruiti -. Ats mi ha assicurato che le indagini continuano ad ampio spettro, nel frattempo invito la cittadinanza ad adottare le precauzioni domestiche indicate da Ats, come far scorrere l’acqua per almeno 5 minuti prima di bagno e doccia, mantenere la temperatura della caldaia sopra i 50°, fare la manutenzione di boiler e serbatoi e mantenere puliti e privi di incrostazioni i soffioni delle docce e i rompigetto dei rubinetti”.