
Il servizio mensa
Corsico (Milano) - La rivoluzione del sistema mensa era iniziata all’insediamento del nuovo sindaco Stefano Ventura, quando era stato deciso di cancellare il diktat della precedente amministrazione ("mangiano solo gli alunni che pagano, i figli dei morosi rimangono senza pasto") e consentire a tutti i bambini, senza esclusione, di consumare il pranzo in mensa. Ora vengono ridotte le tariffe della refezione scolastica. Una decisione "in controtendenza con le scelte del passato", come sottolinea il Comune, ed è "solo il primo intervento di un piano pluriennale con il quale intendiamo allineare le tariffe dei servizi a domanda individuale a quelle dei Comuni limitrofi, venendo così incontro alle esigenze delle famiglie", sottolinea il sindaco Stefano Ventura.
L’obiettivo è "riportare attenzione sui percorsi formativi di bambini e ragazzi di Corsico – ancora Ventura –. In tempi recenti, è la più grande operazione di redistribuzione verso le famiglie per le famiglie corsichesi". Cancellata la quota fissa della scuola dell’infanzia, considerata dalla Giunta Ventura "troppo iniqua. Le famiglie pagheranno solo i pasti effettivamente consumati" e le fasce Isee passano da sei a quattro, in modo che "quelle con un indice superiore, ma che non sono certo ricche, paghino meno di adesso", aggiungono dal Comune.
Il pasto alle famiglie, dal prossimo anno, costerà un minimo di 1,50 euro fino a un massimo di 5,50 euro (dipende dall’Isee, il risparmio è di circa 50 centesimi al giorno). "La rimodulazione delle tariffe – aggiunge l’assessore alle Scuole Angela Crisafulli – prevede un impegno di spesa per le casse comunali di circa 180mila euro che abbiamo recuperato razionalizzando alcune voci di spesa del bilancio comunale e che restituiamo così alle famiglie. Nei prossimi anni continueremo a utilizzare gli efficientamenti per diminuire ulteriormente i costi a carico delle famiglie".