MONICA AUTUNNO
Cronaca

Corte dell’Orto ancora al ribasso L’enorme complesso degradato in offerta al prezzo di una casa

Truccazzano, è l’ultimo lotto invenduto del piano di recupero del centro poi naufragato. Deserta anche la terza asta, la quarta a settembre: il prezzo è sceso a 470mila euro.

di Monica Autunno

L’ultima asta deserta, la terza, era stata nello scorso aprile. Ci si riprova, il tribunale fallimentare batte l’asta numero quattro per l’enorme sito degradato della vecchia Corte dell’Orto, che si estende nel centro storico fra municipio e piazza Roma, ultimo lotto invenduto del vecchio, e naufragato, "piano del centro". Il nuovo incanto si terrà il 19 settembre prossimo. E il prezzo, già super saldato in aprile (quando la base d’asta fu di 700 mila euro), stavolta è quasi come quello di un appartamento in città: si potrà scendere sino a 470mila euro. La speranza è l’ultima a morire, e quella del Comune, ormai da anni, è quella di poter brindare a una vendita che, dopo anni di stallo, restituisca impulso alla rinascita del centro del paese. Il lotto è enorme, il degrado inarrestabile. Sino ad oggi, nessun operatore interessato a rilevare. La vicenda è ormai arcinota. Il piano del centro, che prevedeva il recupero della corte in oggetto e di altre dieci nel centro truccazzanese, si arenò negli anni Novanta per fallimenti a catena delle imprese coinvolte.

Negli anni qualche cosa si è sbloccato, buona parte dei lotti è stata alienata. Non questo, evidentemente poco appetibile per dimensioni e livello di degrado strutturale. Lo scorso anno un crollo su un versante aveva reso necessaria una messa in sicurezza parziale. A fine aprile, come si ricordava, si era conclusa con un nulla di fatto la terza asta. Nel rispetto della normativa, il nuovo avviso di alienazione è arrivato scaduti, largamente, i 45 giorni dal precedente. Pure con poche speranze, si guarda a casi analoghi che, in Comuni accanto, e dopo anni e anni di attesa, hanno avuto esito felice. È stato venduto due anni fa l’"ecomostro" di via Volta a Pozzuolo, un cantiere edile abbandonato per un decennio; e a Melzo la vendita dell’area ex Galbani è arrivata a oltre dieci anni dal naufragio del vecchio progetto di recupero.