MONICA AUTUNNO
Cronaca

Corte e piazzetta al palo: "Vogliamo sapere perché"

Pronti i piani di rilancio e restauro: manca il parere della Sovrintendenza. Nel primo caso l’ente deve autorizzare la vendita, nel secondo dare l’ok ai lavori. .

Corte e piazzetta al palo: "Vogliamo sapere perché"

Pronti i piani di rilancio e restauro: manca il parere della Sovrintendenza. Nel primo caso l’ente deve autorizzare la vendita, nel secondo dare l’ok ai lavori. .

Rinascita della Corte Bellaviti e restauro della piazzetta della chiesa di San Francesco (nella foto), progetti pronti e iter pluriennale già alle spalle, ma fra il dire e il fare c’è la Sovrintendenza ai beni ambientali. Nel primo caso l’ente di tutela deve autorizzare la vendita a un operatore privato dell’antica (e vincolata) corte rurale, oggetto di un piano di recupero che prevede residenziale, una nuova piazza e cessione di spazi al Comune. Nel secondo caso si attende l’ok a un progetto di rifacimento degli esterni del complesso monastico alle porte dell’abitato, che restituisca ordine all’area a oggi parcheggio. Si tratta peraltro di un progetto “bis“: un primo disegno era già stato bocciato dall’ente di tutela l’anno passato, la seconda versione è stata inviata per un parere nella scorsa primavera.

"Sono entrambi - dice l’assessore ai Lavori pubblici Gian Paolo Olivari - progetti chiave nell’ambito della riqualificazione del nostro centro storico. Siamo in attesa da tempo, nei prossimi giorni chiameremo l’ente di tutela per avere informazioni". Partiamo proprio dalla Corte Bellaviti o Lupi Caccia, di fianco al municipio. Inserita nell’elenco dei beni culturali lombardi, era costituita da vari edifici, già censiti nei catasti sette e ottocenteschi. Un percorso di rinascita è partito ormai qualche anno fa, dopo lunghe stagioni di abbandono e degrado.

Un primo intervento era stato effettuato e ha portato alla realizzazione del nuovo centro anziani. L’iter si è arenato sull’alienazione di un secondo lotto, di dimensioni maggiori: una procedura d’alienazione era stata avviata e condotta quasi in porto nel 2021 "e tuttavia siamo fermi - dice Olivari -. La normativa prevede che in caso di vendita di complessi sottoposti a vincolo, l’ente di tutela abbia un titolo di prelazione cui deve rinunciare consentendo il passaggio a terzi. Siamo in attesa di questo parere ufficiale da tempo". Attesa anche all’ombra della chiesa di San Francesco, convento-ospizio francescano dal XIII secolo, monumento religioso di grande valore storico e architettonico “gestito“ ormai da anni da un’associazione culturale che vi promuove mostre ed eventi. Il progetto di rifacimento del piazzale esterno, ma anche di messa a punto di impiantistica e illuminazione degli interni, è in itinere dai tempi delle compensazioni Teem. Una prima stesura fu rimandata al mittente con prescrizioni riguardanti soprattutto la pavimentazione scelta, ritenuta inidonea. Una seconda stesura riveduta e corretta è stata inoltrata all’inizio dell’anno scorso.