Milano – La scritta in rosso "agente sionista" sopra il volto della senatrice a vita Liliana Segre e di quelli del ministro della Difesa Guido Crosetto, dell’ex presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici e dell’imprenditore Marco Carrai. I cartelli choc sono comparsi ieri pomeriggio al corteo pro Palestina partito da piazzale Loreto, in particolare nella parte di serpentone in cui sventolavano i vessilli rossi del partito dei Carc.
"Siamo stufi di questa ennesima manifestazione di odio con annesse minacce personali perfino alla senatrice Liliana Segre – la reazione di Davide Romano, direttore del Museo della Brigata ebraica di Milano –. Mi domando come sia possibile che questo Governo intervenga su tutto, ma lasci liberi questi manifestanti di attaccare chi ha già pagato un prezzo incalcolabile nella propria vita ad Auschwitz".
L’iniziativa, appuntamento fisso del sabato da quasi un anno, ha allargato lo sguardo anche al Libano, sotto attacco delle forze di difesa israeliane. I partecipanti, alcune centinaia, hanno dedicato un minuto di silenzio "a tutti i martiri" e ad Hassan Nasrallah, ucciso a Beirut la notte scorsa: dal 1992 guidava il partito sciita la cui ala militare è stata inserita nel 2013 tra le organizzazioni terroristiche dall’Unione europea. Tante le bandiere col simbolo del cedro, di fianco a quelle della Palestina. "Abbiamo perso tante persone, ma non la resistenza: non abbiamo alzato bandiera bianca come vorrebbe Netanyahu", ha detto dal carro di testa Khader Tamimi, presidente della comunità palestinese della Lombardia.
"Venite il 5 ottobre a Roma perché la manifestazione si farà, non ci importa il divieto della Prefettura", ha aggiunto l’attivista Gabriele Rubini alias "Chef Rubio", facendo riferimento alla decisione di ritrovarsi comunque nella Capitale a due giorni dall’anniversario dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, nonostante lo stop notificato agli organizzatori. Ed è proprio su quella data che si stanno concentrando le attenzioni delle forze dell’ordine, per capire se i pro-Pal partiranno tutti per Roma o se hanno intenzione di organizzare iniziative anche in città.