Milano – Sei manifestanti denunciati dopo i disordini al corteo ProPal di sabato mentre la Digos indaga sulla scritta “Spara a Giorgia (Meloni, ndr)” lasciata sulla vetrina di una banca e la Procura è pronta ad aprire un’inchiesta. Le Comunità palestinesi lombarde e le organizzazioni Cub, SiCobas e Adl invece condannano “la violenza poliziesca contro i manifestanti”. E cresce anche la preoccupazione per il 25 Aprile. La polizia di Stato ha indagato in stato di libertà cinque uomini e una donna tra i 19 e 30 anni per resistenza a pubblico ufficiale. Uno di loro è stato denunciato anche per danneggiamento mentre un altro pure per il possesso di un coltello a serramanico.
Versioni contrapposte sulla dinamica
Stando a quanto emerso, nel primo tratto della manifestazione, alla quale hanno partecipato 15mila persone, una frangia della realtà antagonista–anarchica ha rotto vetrine, lanciato vernice e lasciato scritte su sedi di istituti bancari e negozi. Sulla dinamica di quanto è successo dopo, però, ci sono versioni contrapposte. Dalla Questura hanno spiegato di essere intervenuti in piazzale Baiamonti, schierandosi “in modo da far sfilare la maggior parte del corteo e isolare il gruppo” di una quarantina di persone, dopo che i promotori lo avevano invitato a lasciare la manifestazione o comunque a non commettere atti vandalici. Secondo gli organizzatori, invece, gli agenti “senza nessun preavviso” hanno “attaccato a manganellate”. E sui social di partecipanti e realtà antagoniste girano le immagini di due poliziotti in borghese che partecipano all’azione indossando felpe nere, con scritte legate a gruppi di estrema destra.
Si alza l’attenzione sul corteo del 25 aprile
Il sindaco Giuseppe Sala sottolinea che “quello che si è tenuto era un corteo molto partecipato e ovviamente c’erano diverse anime, tra cui anche un’anima particolarmente violenta”. La scritta contro la premier “purtroppo ha gettato un’ombra su tutta la giornata di ieri”. Una situazione che fa alzare ulteriormente l’attenzione al corteo del 25 aprile per l’ottantesimo della Liberazione. In serata, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi evidenzia che “si susseguono i vergognosi attacchi di delinquenti contro le forze dell’ordine” e “a fronte di questi comportamenti indegni e inaccettabili, le forze di polizia continuano a svolgere il proprio lavoro con equilibrio e professionalità. A loro va la gratitudine e il pieno sostegno del governo. Siamo determinati a portare avanti ogni ulteriore misura necessaria per garantire l’incolumità degli uomini e delle donne in divisa”.