REDAZIONE MILANO

Costringe coetaneo a spacciare: arrestato

Un ventenne italiano di origine marocchina è stato arrestato a Pogliano Milanese per spaccio di droga e estorsione. Costringeva un ragazzo a spacciare per lui e a consegnargli tutto il guadagno, usando anche violenze e minacce. Durante una perquisizione sono stati trovati hashish, denaro e strumenti per il traffico di droga. Il giovane è stato posto agli arresti domiciliari.

Costringe coetaneo a spacciare: arrestato

Costringeva un ragazzo a spacciare per lui e consegnargli tutto il guadagno. Quando le parole non bastavano passava alla violenze e alle minacce, anche con l’uso di bastoni, coltelli e storditore elettrico. Un ventenne di Vanzago, italiano ma di origine marocchina, è stato arrestato dalla polizia locale del comando unico di Pogliano-Nerviano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. È anche indagato per estorsione aggravata.

L’indagine è partita lo scorso novembre quando gli agenti del nucleo radiomobile della polizia locale avevano sorpreso in piazza Repubblica a Pogliano un giovane mentre cedeva droga a un minorenne: con sé aveva 19 grammi di hashish e denaro in banconote di piccolo taglio, probabilmente l’incasso dell’attività di spaccio. Gli agenti, coordinati dal comandante Stefano Palmeri, avevano intuito che non si trattava di un pusher occasionale, i soldi che aveva con sé quella sera erano la prova che aveva un bel giro di clienti. Ma avevano anche capito che non era lui a gestire l’attività illecita. Hanno avviato un’indagine che ha consentito di individuare alcuni clienti, ma soprattutto da chi era solito rifornirsi. Individuato il soggetto, nel fine settimana è scattata una perquisizione all’interno della sua abitazione a Vanzago. Qui hanno trovato 90 grammi di hashish, 1.450 euro in contanti, 3 bilancini e uno storditore elettrico. Il 20enne è stato fotosegnalato e trattenuto nella camera di sicurezza del comando unico. Lunedì mattina si è svolto il processo per direttissima, il giudice ha convalidato l’arresto disposto per il ragazzo e la misura cautelare degli arresti domiciliari con divieto di avere contatti con altre persone diverse dalla famiglia. Roberta Rampini