di Roberta Rampini
"Quello che abbiamo imparato lo scorso anno ci ha permesso di affrontare meglio questa terza e, speriamo ultima ondata. Non sono mancati farmaci, ossigeno e tutti i presidi di ventilazione necessari. L’attenzione prestata ai primi segni di peggioramento, forti dell’esperienza accumulata nell’ultimo anno, ci ha permesso di intervenire ancora più precocemente in alcuni pazienti anche se la gravità della malattia rimane ancora alta e non tutti hanno potuto tornare dai loro cari". Considerazioni. E numeri: i posti letto in terapia intensiva sono passati da 20 a 12, anche i posti letto ordinati per malati Covid sono stati ridotti rispetto ai 166 iniziali. Migliora la situazione negli ospedali dell’Asst Rhodense, a dirlo è Carla Pessina, direttore del dipartimento anestesia, rianimazione e emergenza urgenza. Nel presidio di Garbagnate Milanese e Rho si "pensa al futuro" e progressivamente si ritorna alla normalità. Attualmente i posti letto dedicati ai pazienti Covid in terapia intensiva sono 12, alcuni nei padiglioni della Fiera altri nel presidio rhodense, ma sono in progressiva e costante riduzione. Calano anche i ricoveri per Covid e si riaprono i posti letto Covid free dedicati ai pazienti con altre patologie. "In entrambi i pronto soccorso arrivano quotidianamente pazienti non solo Covid - aggiunge la dottoressa Pessina - l’aumento delle vaccinazioni e la riduzione del timore di infezione da Covid, ha riportato i nostri pronto soccorso ad accogliere un sempre maggiore numero di pazienti. Nonostante tutte le difficoltà vissute a nessun paziente è stata rifiutata la valutazione che permettesse la dimissione a domicilio o il ricovero nel reparto più adatto.
Certamente, come è successo in altri momenti, la mancanza di posti letto ha determinato anche la necessità di cercare un posto letto in altre strutture". Ospedali ma non solo, l’attività ambulatoriale mai interrotta prosegue in entrambi gli ospedali mentre quella operatoria seppur ridotta, è garantita solo nel presidio di Garbagnate, "confidiamo che, con l’ulteriore riduzione dei ricoveri Covid, riprenderà anche a Rho - conclude la Pessina - tutti noi abbiamo la speranza che le vaccinazioni e il rispetto delle regole, ci portino ad un ritorno alla vita. Ovviamente sollecitiamo e confidiamo nell’aiuto di tutti i cittadini nell’aiutarci in questa ultima battaglia contro il virus".