REDAZIONE MILANO

Covid: i ghisa chiudono i ristoranti aperti

Controlli dei vigili: cler abbassate per quattro locali. Scavuzzo: chi non rispetta le regole penalizza gli onesti

Altri locali chiusi per il mancato rispetto delle normative anti-contagio. Dopo i blitz di polizia e carabinieri, che si sono concentrati nello scorso weekend sull’iniziativa di protesta "Io apro" messa in atto dai titolari di alcuni locali, ieri è arrivato il bilancio dei controlli effettuati dai vigili dell’Annonaria: serrande abbassate per 5 giorni per quattro esercizi commerciali e multe per 58 persone tra clienti e proprietari.

Le prime 16 sanzioni sono scattate domenica sera in un pub di via Cesare da Sesto, in zona San Agostino: i ghisa hanno accertato che gli avventori venivano serviti all’interno, nonostante i decreti per il contenimento della pandemia prevedano solo l’asporto. Due giorni dopo, è finito nel mirino un chiosco di viale Brianza: multati il titolare e due clienti che stavano consumando seduti ai tavolini. La sera dopo, altro controllo in un ristorante di largo La Foppa: 21 verbali per i clienti che stavano mangiando seduti ai tavolini e per il proprietario. L’ultimo intervento in ordine di tempo è andato in scena nella tarda mattinata di giovedì in un ristorante di via Ludovico da Viadana, tra Missori e Porta Romana: i ghisa dell’Annonaria, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Duomo, hanno sanzionato il titolare e i 17 clienti che stavano pranzando come se niente fosse.

"Siamo assolutamente consapevoli del momento di difficoltà concreta e profonda che sta vivendo la categoria dei ristoratori in questi mesi e saremo al loro fianco per qualsiasi battaglia legittima e legale per ottenere aiuti e ristori", la premessa del vicesindaco Anna Scavuzzo. Tuttavia, ha aggiunto, "non rispettare le norme in vigore mette in difficoltà ancora maggiori tutti quei ristoratori e commercianti onesti che invece si attengono alle regole".

N.P.