Milano, 17 novembre 2020 - "Con gli Ordini dei medici della Lombardia abbiamo redatto un vademecum per la cura delle persone con Covid-19 non ospedalizzate, per offrire qualche utile indicazione ai medici di medicina generale. Spero che possa servire a essere più vicini a chi sta a casa con l'infezione".
Con gli Ordini dei Medici della Lombardia abbiamo redatto un vademecum per la cura delle persone con #Covid_19 non ospedalizzate, per offrire qualche utile indicazione ai medici di medicina generale. Spero che possa servire a essere più vicini a chi sta a casa con l'infezione. pic.twitter.com/DlOhRTjXLW
— Massimo Galli (@MassimoGalli51) November 15, 2020
Lo spiega su Twitter l'infettivologo Massimo Galli, a capo della Clinica di malattie infettive, Dipartimento di Scienze biomediche e cliniche Sacco-Università degli Studi di Milano, che la Federazione regionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fromceo) della Lombardia ha consultato "per approntare un vademecum agile e pratico a uso dei medici generalisti per il trattamento domiciliare del paziente, sulla base delle evidenze disponibili ad ora". Insieme al vademecum, un documento di otto pagine, sul portale dell'Omceo meneghina è pubblicata una lettera di presentazione dell'iniziativa.
L'andamento dell'attuale situazione pandemica - scrive la Fromceo - richiede un'attivazione di tutte le forze impegnate in sanità. E' di particolare evidenza il peso che può avere una rilevazione precoce del paziente affetto da Sars-CoV-2 e un suo trattamento corretto. La medicina del territorio, la più vicina ai cittadini, ha un compito dunque importante, ma, nonostante l'impegno e il sacrificio dei medici, manca sinora di indicazioni concordate circa il trattamento dei pazienti sospetti Covid e Covid positivi. Si conosce ancora poco in termini di evidenza su ciò che si può fare per migliorare l'esito della malattia nelle sue varie fasi, soprattutto per ciò che riguarda la medicina territoriale, mentre si conosce meglio ciò che non si deve fare". Per questo la Federazione Ordini regionali mette "a disposizione di tutta la classe medica, attraverso le varie istituzioni e organizzazioni", le indicazioni tecniche contenute nella guida, "nella speranza di trovare una risposta condivisa semplice, immediata e pratica, riservandosi di sottoporre il documento a modifiche quando nuove evidenze siano disponibili".