Milano, 20 febbraio 2018 - Cinque piani di gusto nel salotto di Milano, in Galleria Vittorio Emanuele II: è "Cracco", il ristorante del famoso chef inaugurato questa mattina. Una location che unisce le diverse anime della ristorazione: dal bistrot-café del piano terra, lungo la passeggiata coperta della galleria - che proporrà colazioni e pasti veloci - al ristorante del primo piano, affacciato sugli stucchi e i decori dell'Ottocento - con una carta in continuità con le proposte del ristorante di via Victor Hugo - fino alla Sala Mengoni del secondo piano, riservata agli eventi; nel seminterrato, infine, le cantine.
"È stato un parto plurigemellare", ha scherzato Carlo Cracco, un progetto iniziato tre anni fa e che domani festeggerà la sua "prima". "Abbiamo cercato di mettere a disposizione di tutti ciò che abbiamo ereditato, rendere fruibili queste sale per viverle, usarle e restituirle", ha spiegato lo chef. Le decorazioni sfarzose, ma rispettose dell'anima del luogo, ideate dagli architetti dello Studio Peregalli, non metteranno in secondo piano le creazioni culinarie: "Questo luogo è come un piatto che si racconta attraverso ingredienti, sensazioni e profumi. È un racconto non solo di cucina e architettura, ma di ciò che succedeva qui", ha assicurato. Alla presentazione anche l'amico Lapo Elkann, oltre a Fabio Fazio e al sindaco di Milano, Giuseppe Sala. "Carlo ha fatto le cose in grande. La Galleria non ha sempre avuto periodi brillanti, negli ultimi tempi è tornata la galleria dei milanesi. È una gioia vederla così", ha detto il primo cittadino.
Mi piace dire grazie a chi contribuisce alla crescita della città. Oggi devo ringraziare sinceramente Carlo Cracco per avere dato vita al suo ristorante nel cuore di Milano. Il suo è un impegno con la città, in un luogo così particolare e caro a tutti i milanesi #CraccoinGalleria pic.twitter.com/HBe49KT45x
— Beppe Sala (@BeppeSala) 20 febbraio 2018
L'apertura di 'Cracco' in Galleria non rappresenta semplicemente una nuova fase nella carriera dello chef ma è il suo progetto ad oggi più ambizioso, nell'intento di restituire alla Galleria costruita da Giuseppe Mengoni e inaugurata nel 1877 il suo ruolo originario di 'Salotto di Milano', punto imprescindibile di incontro e osservazione, frequentato da milanesi e non. Una location che riunisce cafè, ristorante, cantina e un salone privato per occasioni particolari, aperta tutti i giorni, dalle 8 del mattino a sera inoltrata, dalla prima colazione al dopo teatro. Di grande impatto l'ascensore, che ad ogni piano subisce una metamorfosi per sintonizzarsi con l'ambiente circostante, in ferro-finto bronzo e vetro al piano terra, in specchio e metallo al primo piano, in legno scuro in cantina. La proposta gastronomica è più semplice rispetto al Ristorante, con piatti meno elaborati, per pranzi e cene veloci e più informali. Una novità importante sarà lo spazio dedicato alla pasticceria e alle creazioni in cioccolato del pastry chef Marco Pedron. La cucina sarà all'insegna della continuità con quella del ristorante in Victor Hugo e non mancheranno i piatti classici. Il lungo e complesso iter realizzativo e progettuale di Cracco in Galleria è raccontato nello speciale 'Cracco Confidential', in onda ad aprile sul canale Nove di Discovery Italia.