REDAZIONE MILANO

Carlo Cracco e la sua pizza margherita, scoppia l'ironia sui social

Lo chef stellato rivisita la specialità napoletana nel nuovo ristorante in Galleria a Milano, ma non a tutti piace

Pizza margherita da 'Cracco' in Galleria (Foto Twitter)

Milano, 11 marzo 2018 - Novità da 'Cracco' in Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Il ristorante del famoso chef, inaugurato il 20 febbraio scorso, propone una versione rivisitata della pizza Margherita . Nell'angolo bar-bistrot del locale si serve la pietanza il cui impasto è molto diverso dal solito: contiene diversi cereali combinati alla farina per renderla croccante ( e scura) e la salsa di pomodoro è più densa: assomiglia al ragù e prevede anche pomodorini confit. Inoltre, la mozzarella (di bufala e non fiordilatte) è aggiunta a crudo. Infine, una spolverata di origano, bandito nella ricetta originale, che prevede invece qualche fogliolina di basilico fresco. Il costo? 16 euro.

Carlo Cracco
Carlo Cracco

Un piatto alternativo e originale, certamente. Ma non tutti condividono questa pietanza. E così, sui social molti napoletani (e non) si lasciano andare a commenti e facili ironie sull'argomento. Secondo gli utenti della Rete, è infatti un vero affronto per la vera pizza napoletana, proclamata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.

In molti criticano questa scelta e ricordano la stella Michelin persa dallo chef lo scorso novembre. "E poi ti chiedi perché a Cracco gli tolgono le stelle Questa non è pizza ma pazzia", esordisce un utente su Twitter. Seguito da altri: "Ho visto la pizza di Cracco e mi sono catapultato a consegnare 8 stelle Michelin all'egiziano sotto casa", "Dopo questa pizza, a Cracco non dovrebbero toglierli le stelle, ma il forno". C'è anche chi pensa alla tutela della vera pizza napoletana: "Cracco esiste un confine, una linea sottile che se superata trasforma la creatività in deturpazione. La nostra amata pizza non merita questo", "La pizza di Cracco, l'ho battezzata Scraccorella, a soli 16 euro. San Gennaro, abbi pietà di lui, perché non sa quello che fa", "Dategli il daspo per Napoli e zone limitrofe". Qualcuno fa invece riferimento alla cucina italiana all'estero: "Con questa pizza Cracco potrebbe benissimo ottenere la cittadinanza statunitense" e "Carlo Cracco rivisita la pizza Margherita, facendoci rimpiangere quella con l'ananas". Ma se qualcuno cinguetta “Un minuto di silenzio per la pizza di Cracco”, c'è anche chi lo difende:  "Cracco che sia bruttarella la tua pizza, è indubbio, ma sta storia che la pizza la sanno fare solo a Napoli ha un po' stancato" e "Tutti quelli che urlano al sacrilegio per la margherita di Cracco e poi si mangiano quelle del supermercato fatte con la peggio spazzatura, e magari pure riscaldate con il microonde".