
Cracking Art in piazza Lombardia
Milano, 11 febbraio 2015 - Piazza Lombardia pullula di animali giganti: chiocciole, rane, rondini, lupi e suricati, i mammiferi africani dalla caratteristica postura 'in piedi'. Non è il richiamo della foresta nel cuore della città, ma una mostra denominata 'Cracking art', che resterà negli spazi pubblici dentro e attorno al palazzo della Regione fino al 25 marzo. Gli animali, di grandi dimensioni, sono nient'altro che statue realizzate in plastica colorata e riciclata. Al termine dell'esposizione saranno anch'essi riciclati per essere impiegati in nuove sculture, tranne alcuni esemplari che resteranno a palazzo Lombardia.
"Questa mostra merita davvero perché abbiniamo espressività artistica e rispetto per l'ambiente. Siamo lieti di aver messo a disposizione i nostri spazi. Questo connubio fra arte, ambiente e futuro rappresenta bene quello che noi vogliamo sia la Lombardia: una terra d'eccellenza". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni che, insieme all'assessore alle Culture, Identità e Autonomie, Cristina Cappellini, ha inaugurato la mostra in Piazza Città di Lombardia e al 39° piano del Palazzo che ospita gli uffici della Giunta regionale.
Il termine 'Cracking Art' deriva dal verbo inglese to crack (scricchiolare, spaccarsi, spezzarsi, incrinarsi). Secondo quanto dichiarato dagli artisti: "Cracking è il divario dell'uomo contemporaneo, dibattuto tra naturalità originaria e un futuro sempre più artificiale". Nell'industria il cracking è un processo che serve a trasformare il petrolio in virgin nafta, base per migliaia di prodotti di sintesi, quali la plastica. Per gli artisti appartenenti a questa corrente, "Cracking è quel processo che trasforma il naturale in artificiale, l'organico in sintetico". Il Cracking Art Group è attualmente composto da: Renzo Nucara, Marco Veronese, Carlo Rizzetti, Alex Angi, Kicco, William Sweetlove. Si tratta di sei artisti internazionali che, dalla nascita del Movimento Cracking Art nel 1993 con la mostra 'Epocale' a Milano curata da Tommaso Trini e Luca Beatrice, hanno dimostrato l'intenzione del Gruppo di cambiare la storia dell'Arte attraverso un forte impegno sociale e ambientale unito ad un rivoluzionario, innovativo uso di materiali plastici che evocano una stretta relazione tra naturale e artificiale.