Si annuncia un inverno caldo dal punto di vista del lavoro in Lombardia dove la cassa integrazione è in aumento anche per gli effetti della crisi dell’automotive, con ripercussioni su molti settori produttivi, e le conseguenze della frenata dell’economia tedesca. Il segno più evidente della debolezza crescente dell’economia è l’incremento delle ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni (CIg), cresciute del 21,6% tra gennaio e settembre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, anche se la nostra regione se la cava meglio delle altre. Nel primo semestre le esportazioni regionali si sono ridotte del -1,3%, un calo più contenuto rispetto al commercio globale, che è crollato del -6,2%, ma sul 2025 pesa la minaccia dei dazi che il neopresidente Donald Trump ha minacciato di introdurre per penalizzare l’export diretto dall’Europa verso gli Usa.
A soffrire non sono solo le grandi aziende, l’intero settore della meccanica è in affanno come ha denunciato nel suo ultimo rapporto Cna Lombardia: la cassa integrazione nella nostra regione è aumentata del 24% in questo settore e le imprese che hanno fatto la richiesta sono passate in un anno da 1.927 a 2.918, mentre i dipendenti da 10.732 sono saliti a 17.354. Con 43mila aziende, per la metà artigiane, le imprese lombarde del settore rappresentano il 3,5% del totale italiano e danno lavoro a 515mila persone, quasi il 26% di tutti i lavoratori metalmeccanici del nostro Paese. L’automotive lombardo conta 30mila attività e oltre 96mila addetti e contribuisce al Pil regionale per il 4,3%, oltre al 3,6% dell’export, lo scorso anno pari a 6 miliardi di euro nel 2023. In attesa del consuntivo 2024 basta dire che nel 2023 sono state 460 le aziende metalmeccaniche che hanno cessato la loro attività. È in grave difficoltà anche il settore pelli-calzature: tra gennaio-agosto 2023 e gennaio-agosto 2024 si è assistito a un aumento delle rendicontazioni di cassa integrazione pari all’82%. In particolare, le imprese che hanno fatto la richiesta sono passate in un anno da 108 a 249, mentre i dipendenti da 549 a 1.206. In Lombardia tutte le imprese artigiane stanno attraversando un momento delicato, tanto che sempre nel periodo gennaio-agosto 2023 e gennaio-agosto 2024, le aziende che hanno chiesto la cassa integrazione sono passate da 3.516 a 5.729, i dipendenti da 18.848 a 33.398. Roberto Canali