di Simona Ballatore
Iulm si fa in “otto”: entro il 2023 sarà pronto un nuovo edificio che ospiterà aule e laboratori. L’università si rafforza sulla Milano che le ha dato i natali - anche creando un fitness center - e guarda alla Capitale: martedì aprirà le porte nello storico Palazzo Cipolla, ultimo piano più terrazza con vista su Roma.
Crescono le immatricolazioni: sono 2.012 gli iscritti alle triennali (erano 1.758 lo scorso anno), 701 alle magistrali (erano 583). "In cinque anni siamo cresciuti del 35,4% nonostante i corsi siano a numero chiuso. A fronte dell’aumento delle domande di immatricolazione, che hanno superato ogni più rosea aspettativa anche nel periodo difficile della pandemia, sentiamo l’esigenza di crescere anche come disponibilità di aule, spazi per la didattica e laboratori", spiega il rettore, Gianni Canova. Così è stato incaricato lo studio Citterio-Viel di realizzare un nuovo edificio a un centinaio di metri - nell’unico spazio disponibile in zona - e "in continuità visiva col campus", sottolinea il rettore, che anticipa: "Avrà un’architettura iconica che spero possa contribuire a riqualificare le periferie, secondo il modello virtuoso milanese che vede protagoniste di questa missione fondazioni culturali e università". Sarà un edificio “sospeso”, tutto ricoperto di ceramica bianca. All’interno tre aule da 300 posti ciascuna, una serie di laboratori, un anfiteatro all’aperto, una grande terrazza. "Potremo aumentare il numero degli scritti anche se non li raddoppieremo – premette Canova –, perché la nostra università funziona perché garantisce un placement molto alto e continueremo a farlo. Non andremo a saturare gli spazi". Intanto si riapre il campus alla città con le prime iniziative, si allarga l’orizzonte e si mettono radici anche a Roma: "Lì non andremo a proporre corsi di studi, ma attività culturali, eventi e convegni insieme ad alcuni nostri master di successo e inventeremo progetti specifici – annuncia il rettore –. L’obiettivo è portare a Roma la bellezza e lo sguardo di Iulm, libero da pregiudizi, da ideologie, aperto al dibattito e alle idee".
Martedì il debutto con un convegno dedicato alla figura di Luigi Einaudi, a sessant’anni dalla sua scomparsa. Il giorno dopo si rientra a Milano per dare il fischio d’inizio al fitness center: "Lo sport è stato per troppo tempo sottovalutato dalle università – ricorda Canova – guardiamo ai campus internazionali ma anche al vecchio detto ’mens sana in corpore sano’ e riprendiamo la strada intrapresa: la nostra squadra di calcio aveva rappresentato l’Italia ai Mondiali universitari in Cina, nel novembre del 2019". Poco prima della pandemia, che ha congelato tutto. E guarda alla salute - declinata nella sana alimentazione - anche la nuova “Food Academy“ che ha rivoluzionato il bar presente in ateneo e vede al timone il professore Nicola Sorrentino. Tra le novità, in attesa della creazione di un museo diffuso della comunicazione, anche un “Centro universitario teatrale“. E cambia pure il logo: "Più semplice e moderno, meno blasonato rispetto al precedente, che aveva un’araldica che non ci rappresentava – conclude Canova –. E andremo a cambiare anche la segnaletica al campus, per renderla multilingue, internazionale e inclusiva".