Continua a far discutere il caso della Spm, società partecipata al 100% dal Comune di Paullo, che ha in capo la gestione degli impianti sportivi e delle mense scolastiche. Negli ultimi cinque anni, la multiservizi ha accumulato scoperti di bilancio per quasi un milione di euro.
Per cercare di correre ai ripari, il Comune ha commissionato a una società di consulenza un piano economico-finanziario che consenta alla Spm di proseguire la sua attività. Il suggerimento degli esperti è ampliare l’offerta sportiva, e di riflesso gli introiti, con la costruzione di campi da padel e beach volley, oltre che col restyling delle strutture esistenti. L’ente locale ha già iniziato a lavorare in questo senso: da qualche giorno è partita la ristrutturazione dei campi da basket-calcetto e da calcetto-pallavolo. Si procederà poi alla realizzazione di una zona per il beach volley, alla riqualificazione dei campi da tennis e, nelle intenzioni, alla creazione di un’area per il padel. Non solo. S’ipotizza un adeguamento delle tariffe della piscina, per allinearle a quelle degli impianti del circondario, e si punta a individuare, sempre per il centro natatorio, un gestore esterno che possa contribuire all’efficientamento della struttura. L’obiettivo, fanno sapere dal Comune, è "non lasciare nulla d’intentato per consentire alla Spm di continuare la propria attività".
Ma il programma di rilancio, del quale si è parlato anche durante l’ultimo consiglio comunale, non convince i politici di opposizione. "I nuovi campi da padel e beach volley non sono ancora stati realizzati: sui maggiori ricavi, dunque, al momento non vi sono certezze - attacca Giancarlo Broglia, capogruppo della lista Paullo Nuova -. Quel documento lascia perplessi anche perché non vi è il minimo accenno all’attuale situazione debitoria dell’azienda e ai motivi dai quali la stessa è scaturita. Un piano di salvataggio elaborato mesi fa e oggi già vecchio. Per un costo di 30mila euro (questa la cifra riconosciuta dal Comune ai consulenti), si poteva fare di più".
Le preoccupazioni per la situazione di Spm sono condivise da tutti i partiti e le liste di minoranza, che hanno creato un apposito gruppo di lavoro per cercare di approfondire la questione.