MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Croce Bianca, protestano i volontari: "Multati mentre salviamo vite"

Ora solo le auto intestate alle associazioni hanno diritto al pass per la sosta gratis. Fogli fai-da-te sui parabrezza

Croce Bianca: fogli dai-da-te al posto dei pass

Milano – “È giusto pagare per aiutare il prossimo? Noi pensiamo di no. Eppure non abbiamo più diritto al pass per sostare gratuitamente con le nostre auto private sulle strisce della sosta regolamentata".

Protestano i volontari della Croce Bianca Milano di via Vettabbia, zona Ticinese, messi in ginocchio dalla stretta comunale sulle concessioni di sosta libera negli stalli a pagamento; le norme attuali infatti non consentono "il rilascio di permessi a beneficio di veicoli privati di operatori o volontari, bensì esclusivamente di quelli di proprietà o in locazione alle stesse associazioni a carattere assistenziale (ordinanze 71285/2014 e 1218/2015 – DD 5036/2022 e 11133/2022)", spiegano dal Comune.

Tradotto: i 25 permessi per la sosta, non legati a una targa specifica, che gli oltre 200 volontari utilizzavano a rotazione a seconda del turno, non esistono più. E lo stesso vale per tutte le associazioni. Il rinnovo dei pass era già in discussione nel 2019; poi, durante l’emergenza Covid, è stata concessa una proroga, rinnovata fino al 29 giugno 2022. "Da allora dobbiamo pagare", dice Mauro Domenico Accolla che ha 62 anni ed è volontario da 42, carabiniere in pensione. Le tariffe di sosta in questa zona, in Area C, sono queste: dalle 8 alle 19, 3 euro all’ora per le prime due ore; 4,50 all’ora per le successive. Dalle 19 alle 24, 3 euro per le prime due, gratis dopo. "Io mi sono trasferito in provincia di Novara e torno a Milano solo per fare il volontario sulle ambulanze – continua Accolla –. Non potrei neppure prendere i mezzi pubblici, arrivando spesso di notte. E per la sosta spendo anche più di 20 euro oppure sono a rischio multa E non sono l’unico: non tutti i volontari possono prendere la bici o il tram per raggiungere la sede".

“Il volontario si mette a disposizione regalando ore per assistere chi ha bisogno e salvare vite. Possibile che non ci sia soluzione?", domanda Franco Casati, l’amministratore. Ora sui parabrezza delle auto si notano fogli fai-da-te, con scritto “Croce bianca“. "L’ultima spiaggia sperando di evitare multe. Tanti volontari ne hanno prese, purtroppo. Perché non ridarci i pass, che abbiamo avuto per 20 anni?", conclude il presidente Stefano Farina.

Dal Comune spiegano che non è possibile rinnovare i pass cartacei alla luce delle nuove norme, anche perché il sistema è stato digitalizzato e ciascun permesso deve essere associato a una targa. "Allo stato attuale – la risposta nero su bianco – non è possibile procedere al rilascio, se non con una eventuale ulteriore modifica della disciplina che comporterebbe l’estensione del beneficio della sosta libera a tutte le altre associazioni, con notevoli ripercussioni considerando l’ingente impatto sulla residua capacità degli stalli disponibili destinati alla sosta regolamentata".