REDAZIONE MILANO

Crollo nel cantiere Umbria-Comelico Transenne in strada e barriere per i pedoni

Distacco di una porzione di muro nella palazzina da demolire

di Marianna Vazzana

Strade interrotte da transenne e nastri. Barriere pure sui marciapiedi per tenere alla larga i pedoni. Questa la situazione da giovedì sera tra viale Umbria e via Comelico, per il “parziale crollo“ di un edificio interessato dal progetto residenziale Comelico 3941. Sul posto, i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l’area e disposto la chiusura al traffico dei tratti di strada a ridosso della palazzina, affiancati dalla polizia locale e dal Nuir, Nucleo intervento rapido, che ha sistemato cavalletti e reti nella porzione di viale Umbria tra via Simone D’Orsenigo e via Angelo Maj e nel tratto di via Comelico tra viale Umbria e via Friuli. Inevitabili i disagi per gli automobilisti nelle ore di punta.

Vietato pure avvicinarsi a piedi all’edificio, che è stato cinto da barriere metalliche: "Attenzione! Accesso vietato. Area pericolante", avvisa un cartello. Colpa del "distacco di una porzione in muratura nella parte bassa della palazzina – fanno sapere da Calzoni Architetti, azienda responsabile del Progetto architettonico e della Direzione lavori –. La situazione è sotto controllo e non ci sono stati feriti; in via cautelativa abbiamo segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine che hanno disposto la chiusura delle vie limitrofe". Oggi è previsto un intervento per riportare la situazione alla normalità. In corso c’è un progetto residenziale che prevede demolizione e ricostruzione dell’intero isolato ad eccezione della facciata dell’edificio all’angolo tra via Comelico e viale Umbria, costruito nel 1918 e in origine sede della società Anonima Monti & Martini (produttrice di isolati per l’elettronica), l’unico non ancora smantellato e del quale appunto sarà conservata la facciata in stile eclettico oltre alla tettoia liberty che sovrasta l’ingresso principale; entrambe saranno restaurate e saranno un fiore all’occhiello del nuovo complesso residenziale formato da edifici da 4 a 7 piani per un totale di 63 appartamenti ai quali vanno aggiunte tre ville a patio con giardini privati.

La consegna, si legge sul sito di Abitare Co., è prevista per marzo 2024. Negli anni Sessanta era stata aggiunta una palazzina, già demolita, utilizzata fino a poco tempo fa dall’Università degli Studi di Milano.