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Crollo del ponte di Annone Brianza, ridotte le pene per gli imputati in appello: due condanne e un’assoluzione

Nella tragedia perse la vita il 68enne Claudio Bertini e rimasero ferite altre sei persone. I legali si dicono ancora non soddisfatti: “Ricorriamo alla Cassazione”

le immagini del crollo del ponte di Annone Brianza il 28 ottobre 2016 (Foto d'archivio)

Milano, 15 aprile 2024 – L’udienza in corte d’Appello si è aperta con la ricostruzione della tragedia che si è consumata tanti anni fa, alle 17:16 del 28 ottobre 2016 quando crollò il ponte ad Annone Brianza, ma che continua a tenere banco nelle aule di giustizia: oggi, la V sezione del tribunale di Milano si è espressa sulla sorte dei tre imputati per il crollo del Ponte di Annone Brianza e ha deciso due condanne e un’assoluzione. Quel giorno la caduta improvvisa del ponte provocò la morte del civatese Claudio Bertini e rimasero ferite altre sei persone, per cui vennero iscritte nel registro degli indagati sette persone iscritte ma a processo ne finirono quattro.

I quattro dirigenti a processo

Questi ultimi sono quattro dirigenti, due delle provincia di Lecco, una di quella di Bergamo e uno dell’Anas. Il 6 settembre 2021 il giudice Enrico Manzi condannò Angelo Valsecchi, all’epoca dei fatti dirigente della provincia di Lecco, a 3 anni e 8 mesi, Giovanni Salvatore, dirigente Anas, a 3 anni e 6 mesi, Andrea Sesana, funzionario della provincia di Lecco, a 3 anni, mentre Silvia Garbelli della provincia di Bergamo venne assolta.

I difensori dei tre condannati fecero appello alla sentenza di primo grado. Ieri il procuratore generale Paola Pirrotta, in sede di appello, ha riformulato il reato da omicidio stradale a omicidio colposo e chiesto la condanna a un anno e 6 mesi per tutti e tre gli imputati.

La riduzione delle pene

Nelle arringhe gli avvocati Edoardo Fumagalli e Stefano Pelizzari, si sono battuti per l’assoluzione dei due dirigenti della provincia di Lecco ma i giudici delle V sezione non l’hanno accolta, dimezzando comunque le pene. Angelo Valsecchi condannato a un anno e 8 mesi e Andrea Sesana a un anno e 4 mesi: per quest’ultimo pena sospesa e non menzione, mentre Giovanni Salvatore è stato assolto.

Si tratta di un’importante riduzione delle condanne nei confronti di due dirigenti della provincia di Lecco. I loro legali attendono le motivazioni ma Stefano Pelizzari, uno dei due, che ha ottenuto oltre a una riduzione di pena anche i doppi benefici di legge per Andrea Sesana, ha commentato: “È un processo che solo per la difficoltà delle questioni giuridiche che lo caratterizzano merita il vaglio della Suprema Corte. Al momento incassiamo una importante riduzione della pena e i doppi benefici di legge che, anche se non mi soddisfano, attenuano l’amarezza per una mancata assoluzione che cercheremo in Cassazione”.

Quando crollò il ponte ad Annone Brianza, morì il civatese Claudio Bertini e rimasero ferite sei persone. Delle sette persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura delle Repubblica, all’epoca guidata da Antonio Chiappani, due hanno chiuso il conto in sede di udienza preliminare, per un altro è stato disposto il non luogo a procedere. A processo finirono quattro dirigenti, due delle Provincia di Lecco, una di quella di Bergamo e uno dell’Anas. Il 6 settembre 2021 il giudice Enrico Manzi condannò Angelo Valsecchi, all’epoca dei fatti dirigente della Provincia di Lecco, a 3 anni e 8 mesi, Giovanni Salvatore, dirigente Anas, a 3 anni e 6 mesi, Andrea Sesana, funzionario della Provincia di Lecco, a 3 anni, mentre Silvia Garbelli della Provincia di Bergamo venne assolta. I difensori dei tre condannati fecero Appello alla sentenza di primo grado. Ieri il procuratore generale Paola Pirrotta ha riformulato il reato da omicidio stradale a omicidio colposo e chiesto la condanna a un anno e 6 mesi per tutti e tre gli imputati, Nelle arringhe gli avvocati Edoardo Fumagalli e Stefano Pelizzari, si sono battuti per l’assoluzione dei due dirigenti della Provincia di Lecco. I giudici delle V sezione hanno condannato a un anno e 8 mesi Angelo Valsecchi e a un anno e 4 mesi Andrea Sesana, per quest’ultimo pena sospesa e non menzione, mentre Giovanni Salvatore è stato assolto.