REDAZIONE MILANO

Cyberbullismo, accordo polizia-Casa pediatrica Fatebenefratelli

Un protocollo utile a mettere in campo azioni concrete, azioni volte alla formazione e in nessun modo indirizzate verso misure repressive

La stretta di mano dopo la firma dell'accordo

Milano, 13 aprile 2017 - Un accordo contro il cyberbullismo. A firmare un protocollo d'intesa, oggi, sono state la polizia e la Casa pediatrica Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano. Lo ha annunciato la stessa polizia, spiegando che l'iniziativa rientra in un progetto più ampio di prossimità che vede, da un lato la polizia postale e delle comunicazioni realizzare specifiche azioni di formazione per un uso corretto del web rivolte sia alle figure professionali del Fatebenefratelli che ai giovani pazienti della struttura milanese, dall'altro la Casa pediatrica quale Ente coordinatore di una rete nazionale composta da diversi poli regionali. Ciascun polo regionale sarà coordinato da strutture sanitarie che applicheranno il modello di cura di Casa pediatrica, già attivo dal 2008.

"Un sistema capillare di intervento - si legge ancora nella nota - che potrà contare anche sul supporto scientifico delle università e coinvolgere tutte le singole comunità locali, dalle scuole alle associazioni sportive, dagli oratori alle istituzioni locali, per curare le patologie che affliggono i minori: coloro che subiscono condotte di bullismo e cyberbullismo, come pure i loro coetanei che le esercitano". L`Accordo è stato firmato dal Prefetto Roberto Sgalla e dal direttore generale dell`Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano, Alessandro Visconti. L`iniziativa, che si è svolta all`interno del reparto pediatrico della prestigiosa struttura milanese, ha visto, tra gli altri, anche la significativa presenza di Paolo Picchio, padre di Carolina, prima vittima accertata di cyberbullismo in Italia. 

"Ormai da diversi anni, la Polizia di Stato è impegnata in campagne di sensibilizzazione finalizzate a ridurre i rischi connessi ad un uso improprio del web, soprattutto nei confronti dei cosiddetti nativi digitali" ha dichiarato Sgalla, spiegando che "l'accordo siglato con la Casa Pediatrica si inserisce in un collaudato sistema di cooperazione nel comune obiettivo di rafforzare la circolarità delle informazioni sui temi della sicurezza in Rete fornendo ai giovanissimi, agli adulti di riferimento e agli operatori del settore strumenti concreti per la loro salvaguardia".  "Con questo accordo il Centro nazionale sul disagio adolescenziale e la lotta al cyberbullismo conferma il suo ruolo di riferimento nazionale nella lotta al fenomeno e diventa promotore di un modello di cura condiviso a livello nazionale e di azioni formative rivolte non solo ai giovani ma anche ai professionisti sanitari e alla comunità" ha affermato Alessandro Visconti. I

l direttore della Casa pediatrica, Luca Bernardo ha spiegato che "la collaborazione con la polizia postale e delle comunicazioni si prefigge di intervenire con tempestività ed efficacia dalla parte dei ragazzi e delle loro famiglie, soprattutto in quelle dinamiche in cui, alla domanda di legalità si accompagna spesso una particolare esigenza di accompagnamento, sostegno e terapia che necessita di una preparazione specifica e altamente qualificata". "Da anni mi spendo perché le Istituzioni possano raccogliere l`eredità di mia figlia e garantire, per legge, a tutte le ragazze e ai ragazzi d`Italia le informazioni e i supporti adeguati per un uso sano e consapevole dei nuovi strumenti digitali" ha dichiarato Paolo Picchio, aggiungendo che "la legge a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, in fase di approvazione, è proposta dalla senatrice Elena Ferrara, già insegnante di Carolina, e rimarca il ruolo della polizia postale e delle comunicazioni, non solo in termini si sicurezza, ma anche in chiave formativa".