SANDRO NERI
Cronaca

Da John Kennedy jr alle Fendi. Torre di Pisa, 70 anni di storie

Il principe della ristorazione Alberto Cortesi ha rilevato la trattoria nel 2001 "Con le nostre ricette restiamo un riferimento per le famiglie della borghesia".

Da sinistra: Silvia e Fabio Cortesi con i genitori Alberto e Mariuccia

Da sinistra: Silvia e Fabio Cortesi con i genitori Alberto e Mariuccia

È il ristorante dove, annota Edgarda Ferri, "Silvio Berlusconi mostrò tutto eccitato la planimetria del complesso Milano 2, Catherine Deneuve ha mangiato pasta a fagioli a fianco delle sorelle Fendi, John Kennedy Jr. ha diviso funghi e fiorentina con la diafana Bessette". La trattoria toscana Torre di Pisa, 70 anni di storia nel cuore di Brera, conquista l’ennesimo riconoscimento: quello di Locale storico d’Italia. Un titolo assegnato col patrocinio del ministero dei Beni culturali e riservato alle attività che per sette decenni hanno conservato la stessa insegna e la stessa sede.

La trattoria di via Fiori Chiari, vuole la storia, la sede l’ha ereditata da una delle ultime case chiuse di Milano, all’indomani dell’approvazione della legge Merlin. Il documento che, il 12 marzo 1959, concede la licenza al primo nucleo della trattoria esiste ancora, incorniciato sotto vetro. E anche il resto è stato gelosamente conservato da chi, negli anni, si è avvicendato alla proprietà. "Dalle tovaglie bianche alle tende, fino ai caratteristici pavimenti, tutto ha preservato l’atmosfera degli inizi", spiega Fabio Cortesi che, insieme alla sorella Silvia e alla madre Mariuccia, ha preso le redini del locale dal padre.

Alberto Cortesi, "principe" della ristorazione d’alta qualità, origini toscane ma da 65 anni a Milano, ha rilevato, con la sua famiglia, la trattoria Torre di Pisa tra il 2001 e il 2003.

Il nuovo riconoscimento va ad aggiungersi agli altri ottenuti dai marchi della famiglia: il Santa Lucia, come il Torre di Pisa, "Locale storico d’Italia"; i ristoranti “I 4 Mori“ e il Charleston riconosciuti "Bottega storica". Tra i tavoli di legno della trattoria toscana sono passati in tanti. Stilisti come Fiorucci e Ferrè, imprenditori come Benetton, attrici come Sharon Stone e Laura Antonelli. Negli anni Sessanta, scrive ancora Edgarda Ferri nel libro che, insieme alla festa prevista lunedì, celebra il nuovo riconoscimento, "Feltrinelli era qui tutte le sere, sempre allo stesso tavolo". E oggi? "Il ristorante è rimasto, come le ricette della tradizione, un punto fermo per le famiglie della borghesia milanese – precisa Cortesi – ed è frequentato soprattutto da giovani. Un dettaglio che riempie me e mia sorella d’orgoglio. E che è merito dei nostri genitori che ci hanno insegnato che il valore aggiunto di questo lavoro è saper amare i locali".