di Roberta Rampini
"Da opera subìta a opportunità per la comunità, una compensazione ambientale per Senago ma anche una prospettiva futura per altre opere idrauliche di questo genere". È l’assessore regionale al Territorio e Protezione e Civile, Pietro Foroni, a ben descrivere il senso del progetto di trasformazione della vasca di laminazione in un parco pubblico con ciclodromo. Un progetto da due milioni di euro finanziato da Regione Lombardia per rendere l’area più fruibile ai cittadini che è stato presentato ieri mattina da Luigi Mille, direttore di Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), Regione Lombardia e Comune di Senago. "Questa opera idraulica è stata fortemente contrastata da tutte le amministrazioni comunali, compresa la mia, ma noi abbiamo avuto la lungimiranza politica e amministrativa di ottenere opere di compensazione, il ciclodromo è una di queste - spiega il sindaco Magda Beretta -: ci siamo chiesti a cosa può servire una vasca di laminazione una volta che ha assolto la sua funzione di laminazione delle acque del Pudiga e del Garbogera. L’idea del ciclodromo è stata del Pedale Senaghese, successivamente è stata coinvolta anche la Federazione Ciclistica Italiana e questo risultato restituisce un’area alla nostra comunità con funzioni diverse". Lo scorso ottobre Aipo ha affidato l’incarico professionale per la redazione del progetto, planimetria e rendering alla mano la Federazione ha dato il suo parere preliminare favorevole, all’appello mancavano le risorse economiche. A dicembre nell’ultima manovra di Bilancio il consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno presentato dal consigliere della Lega, Riccardo Paese, per destinare due milioni di euro al progetto. "Il ciclodromo sarà localizzato in sommità alla vasca - spiega Pase - integrato al sistema di ciclabili del Parco delle Groane e alla nuova pista ciclabile che da Abbiategrasso arriverà a Paderno Dugnano - ci saranno anche dei percorsi pedonali, illuminazione pubblica, arredo urbano e un parcheggio". Un luogo sicuro per gli appassionati delle due ruote, "la pandemia è stata per noi un booster perché moltissimi ragazzi si sono avvicinati al ciclismo, ma abbiamo bisogno di ambienti sicuri e protetti e questo ciclodromo ben si presta per le competizioni ciclistiche giovanili", ha commentato Cordiano Dagnoni, presidente Fci Nazionale.
I tempi? Le vasche saranno completate entro un anno, nel frattempo l’iter prevede la stesura del progetto definitivo e successivamente inizieranno i lavori del ciclodromo. Aipo trasformerà anche i due piccoli fabbricati situati all’ingresso del cantire in spazi per ospitare servizi, spogliatoi, deposito e una piccola officina. "un progetto utile e intelligente - ha dichiarato Antonio Rossi, sottosegretario con delega allo Sport - tantissimi Comuni hanno fatto richiesta dei finanziamenti messi a disposizione da Regione per impianti outdoor perché c’è bisogno di pensare anche alla pratiche dello sport all’aperto".