REDAZIONE MILANO

Dagli stipendi alla sicurezza: tensioni tra sindacati e Atm

Mentre la città si prepara ad affrontare un nuovo venerdì turbolento a causa dello sciopero nazionale, questa volta indetto dalle organizzazioni sindacali Usb e Al Cobas, che interesserà le linee metropolitane dalle 8.45 alle 15, e dalle 18 a fine servizio, ieri pomeriggio i sindacati confederali hanno attivato nei confronti di Atm la procedura che fa da anticamera dello sciopero: quella del raffreddamento

delle relazioni. Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, Faisa-Cisal, Ugl e Orsa hanno firmato e diramato una nota congiunta nella quale spiegano quanto segue: "Nei vari incontri che si sono tenuti nel corso degli ultimi due mesi, non si sono concretizzate risposte aziendali in relazione alle seguenti richieste: incremento delle retribuzioni, trasformazione dei contratti part-time a full-time e assunzioni, smart-working, sicurezza del personale front line, personale area Ausiliari;, riqualificazione del personale della manutenzione e procedimenti disciplinari".

"Nonostante la nostra disponibilità, volta al dialogo e al confronto – proseguono i sindacati nella nota –, l’Azienda ha continuato a tenere un pretestuoso comportamento senza dare risposte concrete e risolutive alle criticità da noi rappresentate. Alla luce di quanto sopra richiamato, le scriventi organizzazioni sindacali sono ad attivare formalmente la prima fase della procedura di raffreddamento e conciliazione per il gruppo Atm". "Se non ci saranno risposte adeguate, vista la situazione dei lavoratori, risposte che aiuteranno la stessa Atm a tornare ad essere una società attrattiva e punto di riferimento del trasporto pubblico locale, si arriverà ad indire azioni di sciopero". Situazione tesa dunque, che fa intravedere possibili disagi.

Giambattista Anastasio