Milano – "A lanciare il primo sassolino nell’acqua – dopo anni in cui il dibattito era di fatto congelato – è stato Stefano Boeri, architetto ed ex assessore della giunta Pisapia, via social: "Da assessore alla Cultura a Milano ero contrario alla riapertura dei Navigli; o almeno a quelli lungo la Cerchia dei Bastioni (altro era la riapertura del naviglio della Martesana, un progetto che mi pareva già allora meritorio e realistico). Devo dire che ci sto ripensando".
Tanto basta a riaccendere il dibattito che 13 anni fa aveva portato alla vittoria del "sì" al referendum, con il progetto dell’Associazione Riaprire i Navigli di Roberto Biscardini entrato anche nei programmi della giunta Pisapia e di quella di Giuseppe Sala, che però aveva vincolato l’idea alla sua finanziabilità con il Pnrr. L’associazione non si è arresa da allora: posta articoli, immagini, pubblica libri, anche se attorno tutto tace (o quasi).
E rieccoci qui, con un altro appuntamento elettorale all’orizzonte – nella primavera del 2027 – e le immagini evocate da Boeri che scatenano reazioni a cascata: "Un canale di acqua pulita che scorrendo abbraccia il centro storico - purché sia accompagnato da un anello pedonale e alberato, senza più automobili (solo una corsia per i mezzi pubblici) - oggi può diventare un’idea vincente: per Milano e i suoi abitanti".
Chissà come commenterebbe oggi Empio Malara, presidente dell’Associazione Amici dei Navigli, che anche ad acque ferme – potremmo dire stagnanti – dalle pagine de Il Giorno, ogni settimana, cercava di convincere dell’utilità di quell’investimento, da ogni punti di vista: turistico, ambientale, energetico, urbanistico. L’ultimo appello il 12 gennaio del 2023: "Finanziare le opere necessarie per ricomporre una delle risorse turistico-culturali unica al mondo restituirebbe a Milano il privilegio di tornare a essere una città porto", l’ invito. Spirò una settimana dopo, a 90 anni.
A dare l’idea di una Milano con i Navigli “scoperchiati” ci pensa ora il magazine “Milano Città Stato” con il contributo della pagina Riaprire i Navigli, a colpi di rendering e intelligenza artificiale. Da via Molino delle Armi, accanto al Parco delle Basiliche, a via Fatebenefratelli, subito dopo Piazza Cavour, con via Senato alle spalle e sullo sfondo il campanile della Chiesa di San Marco. Erano stati messi in conto 450 milioni per l’intero progetto, 150 milioni per i primi cinque tratti (8 anni di lavoro su per giù). Riuscirà quel sasso lanciato nello stagno a smuovere le acque della politica, oltre ad innescare dibattiti attorno alle tavolate del Cenone?