FEDERICO DEDORI
Cronaca

Dalla disco al market: il destino del cinema Alpi

La svolta dopo anni di abbandono e picchetti

L'ex cinema Alpi

Milano, 11 agosto 2019 - L’ex cinema Alpi diventerà un Penny Market. Quella dell’immobile di via Ricciarelli è una storia lunga, fra guerra, successi e scontri politici. Costruito nel 1938, il cinema fu chiamato “San Siro” e rimase aperto fino all’ottobre 1942 quando, a causa della guerra, dovette cessare la sua attività. Nel settembre 1943 il cinema riaprì i battenti sotto il nome di “Cinema Alpi”, dovuto probabilmente alla possibilità di intravedere in lontananza la catena montuosa nelle giornate chiare. Lo spazio era in grado di ospitare 1.300 persone e la sua posizione all’interno del quartiere lo rese un cinema popolare. Negli anni Settanta il cinema non riuscì a stare al passo con i cambiamenti. Il boom della televisione e la competizione con le sale cinematografiche all’avanguardia lo portarono alla chiusura definitiva nel 1978.

La situazione si scaldò a metà degli anni Ottanta, quando lo spazio si trasformò in una discoteca chiamata prima “Cosmo” e successivamente “Le Cinéma” per celebrare la sua storia. Il locale notturno non era accettato dal quartiere, i cittadini sostenevano di non aver bisogno di una discoteca ma di spazi sociali, si mobilitarono e organizzarono numerosi presidi fuori dall’edificio. La “musica” cambiò nel 1994 quando divenne una sala per rock e metal con una capienza di 1.500 persone e fu denominata “The Factory”: il palco di 40 metri ospitò i migliori della scena. Nel 2001 l’edificio diventò un Bingo, dopo alcuni anni chiuse e iniziò il declino: finestre murate, porte sigillate e muri imbrattati. Le idee su un possibile restyling erano tante, c’era chi proponeva una moschea temporanea e chi chiedeva uno spazio culturale. Nei fatti non si realizzò nulla. Fino all’arrivo della catena tedesca di supermercati: «Abbiamo deciso di dare nuova vita all’edificio, ristrutturandolo e adeguandolo per ospitare un discount alimentare – fanno sapere dal Penny Market -. Si tratta di un format più piccolo, che va ad insediarsi nei centri densamente abitati per dare un servizio più capillare ai propri clienti e che permettere di restituire al quartiere un immobile che ha sempre rappresentato un punto di ritrovo nella vita della comunità». «Di supermercati in zona siamo pieni - commenta Lucia Guerri, presidente del Comitato di quartiere San Siro - speravo in qualcosa di sociale in aiuto alle persone del quartiere o di utile ai giovani, sicuramente però meglio averlo così che un luogo abbandonato».