di Massimiliano Mingoia e Nicola Palma
La causa scatenante dell’affondo non è chiara, probabilmente una recente aggressione a una sua collaboratrice, fatto sta che la blogger e influencer Chiara Ferragni, 27,5 milioni di follower, ieri ha postato una “story’’ su Instagram per denunciare l’emergenza sicurezza a Milano, riferendosi direttamente al sindaco Beppe Sala: "Sono angosciata e amareggiata dalla violenza che continua a esserci a Milano. Ogni giorno ho conoscenti e cari che vengono rapinati in casa, piccoli negozi al dettaglio di quartiere che vengono svuotati dell’incasso giornaliero, persone fermate per strada con armi e derubate di tutto. La situazione è fuori controllo. Per noi e per i nostri figli abbiamo bisogno di fare qualcosa. Mi appello al nostro sindaco Beppe Sala".
Fin qui, il messaggio della Ferragni, un attacco che in Comune ieri definivano un fulmine a ciel sereno, visti i rapporti cordialissimi, negli ultimi anni, tra l’imprenditrice e suo marito, il rapper Fedez, da una parte, e Sala e i suoi collaboratori, dall’altra. Qualche esempio? Il 7 dicembre 2020 i Ferragnez, in coppia, sono stati premiati con l’Ambrogino d’oro, la più importante civica benemerenza milanese, per le loro attività solidali durante i mesi più duri del lockdown da Covid. L’ultimo esempio? Lo scorso 28 giugno, il Comune ha concesso gratuitamente Piazza del Duomo a Fedez e J-Ax per il concerto “LoveMi’’. Eppure ieri la Ferragni ha affondato il colpo pubblicamente sull’emergenza sicurezza. La reazione di Sala è stata caratterizzata dal silenzio: nessuna replica alla Ferragni. A parlare, per la maggioranza di centrosinistra a Palazzo Marino, è stato il presidente della commissione Sicurezza Michele Albiani (Pd): "Al netto della modalità e dei toni utilizzati da Ferragni, probabilmente bisognerà darle merito di aver dato visibilità al tema, così da svegliare qualcuno a Roma che ci mandi tutte le forze dell’ordine che ci erano state promesse. Indispensabili insieme al nostro piano di assunzioni, già avviato, di 900 nuovi agenti di Polizia locale, per garantire la sicurezza della nostra città. Abbiamo constatato come la situazione migliori sensibilmente nei quartieri più difficili, quando la pubblica sicurezza, come ad esempio i carabinieri in Porta Venezia, è presente e visibile". Dal centrodestra, intanto, il segretario della Lega Matteo Salvini riposta il messaggio della Ferragni e commenta: "Prosegue l’incessante problema sicurezza a Milano. Ormai è proprio sotto gli occhi di tutti... Sala e Lamorgese, se ci sono battano un colpo, altrimenti si facciano aiutare".
L’emergenza sicurezza a Milano era riesplosa drammaticamente nella notte di Capodanno, con raid sessuali di gruppo da parte di alcuni giovani di origine straniera ai danni di ragazze italiane e tedesche. Sala ha chiesto rinforzi al Viminale e il 7 febbraio il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha annunciato l’arrivo di altri 255 uomini per presidiare meglio il territorio. Detto questo, i dati più recenti sulla criminalità, aggiornati al 2021, parlano di un trend in continua diminuzione, sia su base decennale (con cali percentuali in doppia cifra per il numero totale di delitti, giù del 29%) sia nel confronto col 2019: se parliamo ad esempio di furti con destrezza e in abitazione, reati che più di altri incidono sulla percezione di sicurezza dei cittadini, tra il 2019 e il 2021, le statistiche fotografano decrementi che vanno dal 19 al 24,8%. D’altro canto, va aggiunto che nello stesso periodo sono aumentati i furti con strappo (+21,59%), le violenze sessuali (dalle 267 denunce del 2019 alle 285 del 2021) e le rapine in strada (+14,52%).