Pioltello, 9 gennaio 2025 – Ex Itam in saldo, nuova asta per piazzare la vecchia fabbrica di Pioltello, poi Tailor Industry, che produceva magliette per i calciatori della Nazionale, chiusa nel 2013 e ora cuore degradato della città. Dopo quattro tentativi andati a vuoto, il prezzo scende a 1,37 milioni. Si era partiti da 2,15. L’operazione è in mano alla curatela fallimentare, il crac risale al 2014, il Comune stavolta ci conta: "Il fatto che non ci sia un ribasso, ci fa ben sperare", dice il vicesindaco Saimon Gaiotto alla vigilia dell’incanto, fissato il 6 febbraio.
Spiragli di fiducia
Nelle ultime settimane in municipio si sono presentati diversi operatori, "volevano informazioni sulle previsioni urbanistiche". Segno che qualcosa si muove. L’Amministrazione sogna la metamorfosi dell’area di 14mila metri a due passi dalla stazione. Una posizione invidiabile in piena Seggiano, fra via Santuario e via Brasile. Strategica anche per i senzatetto che in questi anni di abbandono ne hanno fatto un rifugio.
Una ferita per il quartiere che prova a rifarsi il look e a diventare più accattivante "ma con questo ‘buco nero’ sempre davanti è difficile - spiega Gaiotto -. Per quanti parchi possiamo realizzare, ci ritroviamo sempre a fare i conti con la sua presenza. Adesso c’è la possibilità che all’orizzonte arrivi un interlocutore col quale avviare un percorso di rinascita".
I piani del Comune
Un punto sul quale la Giunta Cosciotti si batte fin dall’insediamento. Al posto di linee e reparti che quando gli affari andavano a gonfie vele ospitavano 150 dipendenti "il Piano di governo del territorio prevede cinque palazzine di quattro piani, poco più di 8mila metri di residenziale", precisa il vicesindaco.
Un programma ancora più appetibile "con i prezzi del mattone alle stelle nella vicina Milano". Al suo posto, come nel resto della zona, sorgeranno abitazioni, sempre che la vendita all’incanto, primo passo per la trasformazione, vada in porto. Il polo è fra i palazzi nel pieno centro della frazione. Per questo lo stato in cui versa è un problema ancora più grosso. Ma adesso "potrebbe essere arrivato il momento di voltare pagina.
L’auspicio - sottolinea Gaiotto - è che arrivi qualcuno in grado di cancellare il brutto epilogo di quella che è stata un’importante avventura imprenditoriale".
Ai tempi d’oro dai suoi capannoni uscivano i costumi di Ian Thorpe, l’australiano leggenda del nuoto, per le Olimpiadi. Adesso, arrivano carabinieri e pompieri per scoraggiare gli sbandati che cercano riparo, dove una volta c’erano operai e impiegati. "Per il sito sotto sigillo è ora di guardare avanti".