
Iss Palumbo, allo sciopero al blocco dei cancelli: gli addetti alla logistica non mollano
Orario di lavoro e flessibilità per le lavoratrici madri, una tantum, ticket e buste paga: confronto arenato, scatta lo sciopero, sotto egida Si Cobas, ai cancelli della Iss Palumbo, storica azienda leader nel campo delle spedizioni internazionali e della logistica integrata, con una sede operativa a Truccazzano, in via Gran Sasso. Una dozzina di addetti ai magazzini sono in agitazione dall’inizio della settimana. Da ieri mattina hanno avviato il blocco ai cancelli, impedendo l’accesso a Tir e furgoni.
Il presidio è proseguito tutto il giorno, monitorato dai carabinieri e dalla polizia locale. L’intenzione di proseguire sino ad apertura aziendale al confronto. "Nei giorni scorsi ci siamo limitati a manifestare, ma non siamo stati contattati". A fare da detonatore alla protesta, raccontano i manifestanti, il rifiuto dell’azienda di concedere un’ora di posticipo ingresso a due madri lavoratrici. Ma le questioni sul tavolo, sempre dal racconto dei presidianti e dei delegati sindacali, sono numerose. Una tantum non corrisposto: "Aspettiamo ancora quello del 2021. E stiamo parlando di ottanta euro". Ticket: un aumento da tempo richiesto dai lavoratori sarebbe stato poi concesso unilateralmente dall’azienda "ma senza trattativa". Calendario e buste paga: gli addetti denunciano le buste paga a "calendario sfalsato" e voci di difficile comprensione sui documenti retributivi.
A margine delle questioni contingenti, su cui si attende l’apertura a una trattativa, una situazione generale di incertezza. I magazzinieri, in passato in carico a cooperativa, sono stati assunti a tempo indeterminato dopo l’apertura del polo di Truccazzano, che risale al 2017. L’azienda prende commesse da importanti marchi del settore mobili, un lotto dei magazzini è utilizzato anche da Dhl, che vi opera con personale di proprie cooperative.
"Il nostro timore - così i lavoratori in sciopero - è quello di essere prima o poi tagliati a favore di personale esterno.
Abbiamo un orario di lavoro stabilito dal contratto nazionale, ci siamo adattati anche, in periodo di cali di commesse, a svolgere attività che non sono le nostre. Ma chiediamo considerazione".
Davanti al magazzino bloccato, per tutta la mattina e buona parte della giornata, le file dei Tir in attesa, impossibilitati a consegnare o prelevare merce. In uscita dal piazzale solo i camioncini degli ingressi notturni, ma senza carico.