Rho (Milano) – “Un mese fa il mio laboratorio di Valencia era ridotto così”, racconta mostrando le foto appese a un pannello all’interno del suo stand. “C’erano acqua e fango. Davanti alla porta avevo otto macchine distrutte, una sopra l’altra. Ho dovuto buttare via 12.000 empanadas già pronte proprio per l’Artigiano in Fiera. Ma è successo anche qualcosa di straordinario: Antonio Intiglietta (presidente di Ge.Fi e ideatore dell’Artigiano in Fiera, ndr) che conosco da oltre vent’anni, mi ha chiamato per sapere come stavo, mi ha dato coraggio dicendomi ‘vedrai, la Fiera sarà la tua ripresa, ti aspettiamo’. Era anche disponibile a restituirmi l’acconto che avevo dato per partecipare alla manifestazione, ma io non l’ho voluto, dovevo farcela da solo”. Così è stato. Daniel Outeda, 69enne argentino che produce empanadas e vive a Valencia, è all’Artigianato in Fiera, nel padiglione dell’Argentina, con lo stand della sua impresa “La Milonga”.
Una storia di resilienza e rinascita che Daniel racconta con un nodo alla gola mentre osserva la fila di visitatori in fila per mangiare le sue empanadas. Nella notte tra il 29 e 30 ottobre scorso l’alluvione che ha colpito Valencia ha completamente distrutto il suo laboratorio, come tanti altri. Quella mattina quando Daniel, con la moglie Romina Cardoso De Pina, ha visto le prime immagini dei danni alla televisione, era disperato. “Mi sono guardato intorno e ho pensato che il 70% delle attività commerciali non avrebbe riaperto, io volevo essere nell’altro 30%, quello che lottando avrebbe riaperto, ai miei ragazzi ho detto ‘dobbiamo riaccendere il forno’ - racconta Daniel - Abbiamo lavorato 11 giorni e notti per svuotare, pulire e disinfettare il laboratorio, eravamo in otto persone. E ce l’abbiamo fatta”.
La storia di Daniel finita anche sulle televisioni spagnole ha colpito un avvocato di Madrid che pur non conoscendolo, lo ha rintracciato e aiutato con una piccola donazione in denaro. Il suo motto in questo mese è stato “renacer del barro” (rinascere dal fango), le empanadas, fagottini fritti a forma di mezzaluna farciti con ingredienti tipici della provincia argentina dove è nato, sono la testimonianza concreta di quella voglia di andare avanti. E il ‘miracolo’ avviene in Italia, dove Daniel ha vissuto 20 anni prima di trasferirsi a Valencia, in quell’Artigiano in Fiera dove è presenza fissa da 28 anni, prima con accessori in cuoio, “negli anni del Covid ho dovuto chiudere la mia attività di lavorazione del cuoio, sono tornato per un po’ in Argentina e li ho pensato che potevo continuare a essere artigiano, e ho iniziato a produrre empanadas”.