STEFANIA TOTARO
STEFANIA TOTARO
Cronaca

Morte sospetta di Daniela Guerrini, il figlio accusato di aver ucciso la madre si difende: “Mi prendevo cura di lei”

Cinisello Balsamo, Gianrico Dario Ricci incastrato da una intercettazione. E’ accusato di aver massacrato di botte la 68enne professoressa in pensione. Il movente: una lite per l’affitto di una casa di famiglia. Le sue parole al gip: “Morta di infarto”

Il palazzo dove la donna viveva a Cinisello Balsamo

Il palazzo dove la donna viveva a Cinisello Balsamo

Cinisello Balsamo (Milano), 14 Aprile 2025 - "Mi prendevo cura di mia mamma, è morta di infarto". Sono le uniche parole pronunciate davanti alla gip del Tribunale di Monza Elena Sechi da Gianrico Dario Ricci, il 36enne accusato di aver ammazzato di botte sua madre, Daniela Guerrini, ex insegnante di 68 anni, nella loro abitazione a Cinisello Balsamo.

Laureato in Storia, disoccupato: chi è il figlio in carcere

Stamane l'uomo è stato sottoposto all'interrogatorio di garanzia, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. La sua avvocata, Laura Galli, non ha presentato alcuna istanza di modifica della custodia cautelare in carcere. L'uomo, indagato di maltrattamenti aggravati dall'avere causato la morte della madre, laureato in Storia, di fatto disoccupato dopo avere lavorato come grafico, era già stato denunciato nel 2020 dalla donna per averla picchiata e aveva patteggiato 6 mesi con la sospensione condizionale della pena.

Il malore e il ricovero: la notte del dramma

Il fatto contestato risale alla notte del 16 marzo scorso, quando il 36enne e suo padre 80enne avevano chiamato i soccorsi perché la 68enne aveva perso i sensi. Ai sanitari avevano raccontato che la donna durante tutta la sera precedente respirava in modo affannoso e aveva perso i sensi. Così era caduta. La donna era stata ricoverata alla Multimedica di Sesto San Giovanni con diverse lesioni e poco dopo era morta. Alla notizia del decesso il 36enne aveva avuto una forte reazione emotiva ed era stato ricoverato all'ospedale Bassini di Cinisello Balsamo, dove è rimasto fino a quando la polizia di Stato ha eseguito l'ordinanza di custodia cautelare del Tribunale di Monza.

Le lesioni sospette e la telefonata intercettata

Erano stati sin da subito i medici che avevano visitato la 68enne a ritenere sospette le lesioni sul corpo della donna e ad allertare le forze dell'ordine. Poi era stata intercettata una telefonata tra il marito dell'ex insegnante e l'altra figlia: “Lo sai com'è fatto tuo fratello...”. Secondo il capo d'imputazione, il figlio ha percosso a calci e pugni la madre fino a provocarle “gravissime lesioni interne”, tra le quali un'emorragia cerebrale, un'altra in cavità peritoneale e retroperitoneale. Il movente dell'aggressione letale sembrerebbe la decisione di lei di affittare un appartamento che lui voleva per sé.