Di processo in processo. Dopo che sabato 3 maggio la Procura di Milano ha richiesto il rinvio a giudizio nei confronti di Daniela Santanchè per truffa aggravata ai danni dell'Inps, in relazione a presunte irregolarità nella fruizione della cassa integrazione nel periodo Covid, oggi arriva una nuova tegola per la ministra del turismo. La Procura di Milano ha infatti ribadito in udienza la richiesta di liquidazione giudiziale per Bioera spa, società di cui la Santanchè è stata presidente fino al febbraio del 2022. I legali della società hanno chiesto termini a difesa e l'udienza, davanti al giudice Francesco Pipicelli della sezione fallimentare, è stata rinviata al prossimo 22 maggio. È una delle inchieste che coinvolgono le ex società della ministra. Ma non è tutto, oltre al caso Visibilia, un'altra istanza di rinvio a giudizio per Santanchè arriverà nei prossimi giorni anche per l'accusa di falso in bilancio, contestata ad altre 16 persone e tre società del gruppo editoriale.
Bioera, una delle società del gruppo del biofood un tempo guidato dalla senatrice di FdI, aveva chiesto e ottenuto l'accesso alla composizione negoziata della crisi e le misure protettive, che impediscono di fatto il fallimento, anche prorogate fino a fine aprile. Misure poi scadute. Pende, nel frattempo, un'istanza di liquidazione giudiziale, ossia il vecchio fallimento, anche su Ki Group Holding, che ha ancora le misure protettive, mentre è già fallita lo scorso gennaio Ki Group srl, tanto che l'aggiunto Laura Pedio e i pm Marina Gravina e Luigi Luzi stanno indagando su presunti profili di bancarotta.
Oggi per Bioera i pm hanno insistito per la liquidazione giudiziale. Lo scorso 9 gennaio, invece, i giudici del Tribunale fallimentare (Macchi-Rossetti-Pipicelli) avevano disposto la liquidazione giudiziale di Ki Group srl. Su questo fronte per domani è fissata l'adunanza dei creditori davanti ai giudici fallimentari. A seguito di questa sentenza di fallimento, come in pratica accade sempre in casi del genere, la Procura, guidata da Marcello Viola, sta lavorando su una nuova indagine, sempre coordinata dall'aggiunto Pedio e dai pm Gravina e Luzi, per bancarotta a carico di amministratori ed ex della srl. Rischiano il fallimento a questo punto anche altre società del gruppo.