È rimasto un lottatore Daniele Scardina. Dopo anni di vittorie sul ring come King Toretto, conosciuto come uno dei pugili più forti del mondo, ha dovuto affrontare una grave emorragia cerebrale che lo ha costretto sulla sedia a rotelle. Dopo due anni da quel tragico evento, a cui seguirono un’operazione al cervello e un periodo di coma, Scardina si è concesso alle telecamere della trasmissione Le Iene per raccontare la sua vita e la sua battaglia.
“Ho temuto di morire, ora il mio ring è la vita quotidiana”, ha raccontato su Instagram poche ore prima della messa in onda del programma. “Un anno e otto mesi fa la mia vita cambiava per sempre. Ho temuto di non farcela, ma la realtà è che sono qui, che lotto ogni giorno per un miglioramento, anche minimo, ma sempre facendo un passo avanti rispetto al giorno precedente”. L’unico sogno? “Tornare a camminare”, ha detto, benché la sua fisioterapista abbia ammesso che “non siamo in grado di sapere se Daniele potrà tornare a camminare senza il supporto di ausili”.
“Ho tanto lavoro da fare – ha detto Scardina – e tante fragilità da rafforzare, ma poco alla volta sto cercando di riprendere in mano la mia vita. Una vita diversa da quella che facevo prima e che vedevate su Instagram. Ma sono comunque grato di ciò che ho e che posso ancora fare, soprattutto per gli altri”. Il suo ringraziamento speciale va alla madre, che gli è stata vicina e lo ha supportato in questi due anni. “È un angelo, nei momenti più difficili ha sempre tirato fuori la parte migliore di me. Veniva con me agli incontri poi usciva subito perché aveva paura”.