
I divieti anti movida selvaggia riguardano diverse zone della città
Milano, 14 marzo 2025 – Il calcolo è estremamente preciso: 50 euro per notte dal maggio 2020 in avanti, tenendo conto solo del periodo primavera-estate. Il conto fa 9.125 euro ogni sei mesi, da moltiplicare per il numero dei residenti e per gli anni sotto la lente. Totale: 292mila euro.
Tanto hanno chiesto otto abitanti delle Cinque Vie al Comune, che hanno avviato una causa civile contro la movida selvaggia nel quartiere più antico della città a due passi dal Duomo.
Oltre al risarcimento dei danni per i rumori molesti, i legali hanno chiesto ai giudici di ordinare a Palazzo Marino “di adottare tutte le efficaci, idonee e necessarie misure, sia per ricondurre tali immissioni entro i limiti della normale tollerabilità sia per impedire le altre conseguenze negative per gli attori”.
In sintesi: gli abitanti pretendono dall’amministrazione che faccia “cessare tutte le immissioni acustiche illegittime e illecite” e che “inibisca qualsivoglia fonte da cui esse provengano comportante immissioni acustiche intollerabili a danno degli attori e delle loro abitazioni familiari”.
La reazione del Comune
Ieri la Giunta ha preso atto della citazione in giudizio notificata lo scorso 14 novembre e ha disposto la costituzione in Tribunale per opporsi alla richiesta dei residenti.
Innanzitutto, si legge nella delibera, “le domande si palesano inammissibili per difetto di giurisdizione del giudice ordinario in favore del giudice amministrativo, vertendo la controversia sul merito amministrativo”.
Detto questo, per il Comune, i cittadini hanno sbagliato bersaglio: “Lamentando il disturbo proveniente da una piazza e tre vie in cui si trovano tre esercizi commerciali, e non già dall’intero quartiere delle Cinque Vie, dal perimetro ben più ampio, è opportuno chiamare in causa le società titolari degli esercizi commerciali ivi responsabili del disturbo lamentato”.
Infine, “la pretesa risarcitoria risulta altresì infondata, poiché il Comune ha posto in essere una serie di atti e provvedimenti finalizzati a gestire il fenomeno della movida, assicurando, nel rispetto del quadro normativo, il miglior bilanciamento degli interessi coinvolti”. Chiaro il riferimento alle misure per fronteggiare gli eccessi del divertimento notturno, che da tempo riguardano anche le Cinque Vie.