N.P.
Cronaca

Ultras: spuntano anche i Daspo per chi ha commesso reati gravi “extra stadio”

Le misure annunciate dal questore Bruno Megale, a margine della conferenza sull’ondata di arresti fra le curve milanesi: lo strumento è previsto dalla legge, chi lo riceverà non potrà frequentare San Siro per un periodo fissato dal provvedimento

Milano, 30 settembre 2024 – Non solo gli arresti per smantellare i due direttivi delle curve di Inter e Milan. Per tenere fuori da San Siro i violenti, contestualmente alle misure cautelari eseguite all'alba di lunedì 30 settembre, la Questura di Milano ha emesso anche 24 provvedimenti di Daspo, di cui 10 aggravati dall'obbligo di firma, che impediranno ai destinatari di accedere agli impianti sportivi di tutta Europa per un determinato periodo di tempo.

Un'inquadratura dell'interno di San Siro
Un'inquadratura dell'interno di San Siro

Il Daspo "fuori contesto"

Allo stesso tempo, il questore Bruno Megale ha annunciato durante la conferenza stampa in Procura l'avvio di altri 89 procedimenti amministrativi per i cosiddetti Daspo "fuori contesto", uno strumento previsto dalla legge che consente di chiudere le porte degli stadi, e in questo caso del Meazza, a coloro che negli ultimi anni hanno riportato condanne per reati particolarmente gravi come rapine, estorsioni e associazioni a delinquere sia semplice che di tipo mafioso; a valle del contraddittorio con le difese, le misure potrebbero essere disposte nei confronti di ultrà appartenenti a entrambi i gruppi organizzati.

Il segnale contro i violenti

Il questore di Milano Bruno Megale
Il questore di Milano Bruno Megale

Un modo per dare "un segnale forte", ha chiarito Megale, in linea con quanto dichiarato in precedenza dal procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo sui rischi elevatissimi legati alla penetrazione della criminalità nel mondo del calcio. "Questa indagine dice che bisogna smetterla di far finta di niente e di voltarsi dall'altra parte", il monito del magistrato a capo della Dna.