Melzo (Milano) – Le rotative lasciano il posto ai server, un data center sull’area ex Elcograf di via Marco Polo. Dalla fine degli anni Ottanta, prima sotto il marchio Mondadori Printing poi sotto egida Elcograf spa (Gruppo Pozzoni) vi si stamparono settimanali e magazine pezzi di storia dell’editoria italiana, da Panorama a Confidenze, da Cucina Moderna a Tv Sorrisi e Canzoni. Lo stabilimento melzese, messo in difficoltà da un contenzioso economico fra editore e stampatore e da un irreversibile calo di commesse, chiuse definitivamente nel 2021, con trasferimento in altra sede degli ultimi cento e passa dipendenti, e dopo un’ultima, drammatica stagione di scioperi.
Ora si guarda al futuro. Il passaggio di mano del sito, circa 25mila metri quadrati in zona industriale, è in atto. E un verbale di pre-accordo fra Comune e acquirente, una società di servizi del settore, mette già molto (quasi tutto) nero su bianco: progetto, mitigazioni e alberature, misure per il rischio idrogeologico, monetizzazioni e oneri. "Un’operazione - così il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Lino Ladini - che per il Comune ha un primo e sostanziale obiettivo, quello di risanare un’area dismessa. Una dopo l’altra, dovranno esserlo tutte. Di fatto, come Amministrazione comunale, stiamo inaugurando un nuovo corso, stiamo, diciamo così, prendendoci la responsabilità di procedere e di fare delle scelte dando, da subito, indicazioni precise".
Innovativa anche la via del pre-accordo: "Rientra nel quadro. Devo dire che tutto è stato gestito molto bene anche dai nostri uffici". Il progetto per l’ex sito Elcograf prevede la totale demolizione dell’edificio produttivo e dei locali tecnici annessi e la costruzione di un data center costituito da due edifici adiacenti: blocco principale destinato a sale dati e blocco amministrativo. In delibera i dettagli. Il data center prevede l’insediamento di circa 30 mw di potenza di stoccaggio e gestione dati. La superficie lorda del nuovo futuro complesso è prevista pari o inferiore rispetto a quella dell’edificio esistente. I blocchi principali saranno sviluppati rispettivamente su uno e due piani fuori terra e caratterizzati da una copertura per la collocazione degli impianti tecnologici. "Si tratterà - così ancora Ladini - di un insediamento di dimensioni analoghe, forse leggermente inferiori, rispetto a quello in corso realizzazione a Liscate".