Ruben
Razzante*
I consumatori sono sempre più desiderosi di privacy e diffidano dell’intelligenza artificiale per quanto riguarda l’impiego che essa fa dei dati personali. Il Cisco Consumer Privacy report 2022, Rapporto annuale dedicato ai comportamenti e alle percezioni di privacy, evidenzia come la priorità degli utenti sia che le aziende utilizzino in maniera trasparente i loro dati. Il 53% dichiara di controllare le impostazioni dei cookie di un sito web prima di accettarli ed il 37% di aver cambiato fornitore a causa delle pratiche applicate alla privacy. L’81% degli intervistati è d’accordo sul fatto che il modo in cui un’azienda tratta i dati personali è indicativo della considerazione e del rispetto che essa ha verso i propri clienti. Mentre l’87% delle aziende ritiene di avere dei processi in atto che garantiscono decisioni automatizzate conformi con le aspettative dei loro clienti, il 60% degli utenti ha espresso preoccupazione per il modo in cui l’intelligenza artificiale utilizza i dati personali. Infine, più della metà degli intervistati ha affermato che il governo dovrebbe svolgere un ruolo predominante quando si tratta di proteggere i dati dei consumatori. Tra le tendenze sempre più consolidate si fa strada il digital detox, inteso come rinuncia ad utilizzare, per un certo periodo di tempo (ore o giorni interi), smartphone, pc, internet e qualsiasi dispositivo digitale, per “disintossicarsi” e dedicarsi a se stessi e alle persone e alle attività che si amano di più. L’aspirazione alla disconnessione è sempre più pronunciata in soggetti che vengono contattati per lavoro a qualsiasi orario e che hanno con mail e social un rapporto compulsivo. Per conquistare l’agognato benessere digitale e riscoprire la propria privacy è fondamentale superare la paura di rimanere senza cellulare o senza connessione o di perdersi qualcosa della realtà non controllando notifiche e messaggi. *Docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica