NICOLA PALMA
Cronaca

Chi è Dedelate, il climber di Sondrio che ha conquistato il Duomo e il Castello Sforzeso

Il ragazzo dell’ormai celebre selfie con la Madonnina ha 17 anni e vive con i genitori. Le scalate condivise sui social gli sono costate una denuncia

MILANO – Non ha fatto una piega quando gli agenti della polizia locale hanno suonato alla porta dell’abitazione in cui vive con i genitori, in provincia di Sondrio: mamma e papà non c’erano in quel momento; pare che l’avvocato di famiglia gli abbia fatto una ramanzina, senza fare troppa presa almeno apparentemente.

Il selfie del diciassettenne "Dedelate" di fianco alla Madonnina
Il selfie del diciassettenne "Dedelate" di fianco alla Madonnina

Gli specialisti del Gruppo operativo anti contraffazione di piazza Beccaria hanno identificato e denunciato per invasione di edifici e danneggiamento il diciassettenne noto col nickname di Dedelate che nella notte tra il 20 e il 21 maggio ha scalato il Duomo, facendosi un selfie di fianco alla Madonnina. Uno scatto che in poche ore ha fatto il giro del web, mietendo follower (raddoppiati in 24 ore) e generando le richieste più disparate dei fan sui propri obiettivi da violare.

Approfondisci:

Il climber invisibile espugna il Castello Sforzesco all’alba: la scalata abusiva in un video social. “Allarme emulazioni”

Il climber invisibile espugna il Castello Sforzesco all’alba: la scalata abusiva in un video social. “Allarme emulazioni”

E il senso dell’operazione dei ghisa, al di là degli aspetti meramente legati all’inchiesta giudiziaria, sta tutto qui: evitare un pericoloso effetto emulazione e soprattutto far capire ai ragazzi che azioni del genere, estremamente pericolose per l’incolumità di chi le mette in pratica, non passano inosservate. Stando agli accertamenti investigativi, il diciassettenne ha utilizzato l’impalcatura esterna per salire sulle terrazze della Cattedrale, e da lì issarsi sulla struttura che sorregge il simbolo della città per riprendersi a petto nudo e con il dito medio a favor di smartphone.

Il lavoro dei vigili è stato lungo e faticoso: partendo dall’istantanea postata su Instagram e da altre che davano conto di "imprese" simili, gli agenti hanno messo insieme i pezzi, concentrandosi sui dettagli e sull’eventuale presenza di altri ragazzi (compreso uno che in passato si era fatto immortalare in un video mentre saltava sulla capotte di una macchina dei ghisa). Passo dopo passo, anche adoperando la tecnica del "Social media mining", sono riusciti a dare un nome a quel volto mai schedato prima, che si era reso responsabile di un blitz identico il 17 marzo al Castello Sforzesco (scalato fino alla Torre del Filarete).

Chi è? È nato in provincia di Sondrio, dove vive ancora con la famiglia. Tuttavia, sembra che negli ultimi mesi abbia smesso di andare la scuola e abbia iniziato a frequentare la zona della Stazione Centrale, in particolare l’ambiente degli skaters che affollano piazza Duca d’Aosta.

Da lì è partita l’escalation: nelle foto indossa spesso alcune magliette con frasi standard, come se volesse pubblicizzarle; a casa sua non ce n’erano, il che lascia pensare che qualcuno gliele fornisca per mostrarle ai follower. Ultima nota per una tendenza riportata ai vigili da alcuni albergatori del centro: sembra che di recente siano aumentate le incursioni di giovanissimi, che provano a intrufolarsi per raggiungere i tetti. Dedelate ha già fatto proseliti? Forse questa inchiesta li scoraggerà. O almeno si spera.