MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, i dehor "bruciano" duemila parcheggi

La corsa ai tavolini all’aperto riduce gli spazi per le auto. L’assessore Granelli: cerchiamo di aggiungere posti in vie limitrofe

Via Volta si trasforma

Milano -  Duemila parcheggi in città sono spariti per fare largo ai dehor dei locali, che dallo scorso anno usufruiscono della gratuità della tassa di occupazione del suolo pubblico (Cosap) per sistemare all’aperto tavolini, sedie e tendoni garantendo il distanziamento dei clienti in tempo di Covid. Palazzo Marino sottolinea che i 2mila sono su un totale di 140mila stalli di sosta in città. "Ma questa è solo l’ultima tranche di una ‘emorragia’: negli ultimi 10 anni – attacca Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia – abbiamo calcolato la perdita di 13mila posteggi, cancellati da piste ciclabili, Zone 30, piazze di urbanistica tattica volute dal centrosinistra, e in ultimo dai dehor che hanno creato problemi soprattutto nelle zone della movida. Tutti i milanesi si sono accorti della difficoltà di parcheggiare non solo in centro ma anche in periferia".

Pare un braccio di ferro eterno. Restyling dei luoghi e politiche per una mobilità sostenibile, con sempre meno mezzi motorizzati in strada, sono compatibili con l’utilizzo dell’auto in città? Le alternative agli stalli sull’asfalto esistono, e in futuro potrebbero anche spuntare parcheggi automatici in strutture verticali. Lo spiega l’assessore alla Mobilità Marco Granelli. "Quando ci sono interventi che eliminano degli stalli su strada, cerchiamo di aggiungerne nelle vie limitrofe, creando ad esempio dei sensi unici – prosegue – così è avvenuto di recente a Dergano, dove sono stati eliminati degli stalli ma ne sono stati realizzati altri rendendo a senso unico via Manzotti, cosa che ha consentito di realizzare posteggi a lisca di pesce al posto di quelli in linea. La strategia è, come in tutta Europa, quella di ridurre l’utilizzo delle auto private, in favore del mezzo pubblico e dei veicoli in sharing. L’auto di proprietà resta ferma a occupare suolo pubblico anche per il 90% del tempo: preferiamo che lo spazio pubblico sua utilizzato per incontrarsi, per le attività commerciali e per il verde, non per i parcheggi. Questo senza ‘costringere’ a non utilizzare l’auto ma innanzitutto potenziando il trasporto pubblico: metropolitana e metrotranvia si incrementeranno del 55%. Vuol dire 70 chilometri in più, già finanziati, da oggi al 2030. Milano è una città densa, e quindi lo spazio è prezioso".

L’altra possibilità è aumentare le strutture: "Abbiamo potenziato i parcheggi d’interscambio, con 450 posti in più a Bisceglie, 100 a Maciachini. In totale sono 11mila posti auto, in 5 anni il 10% in più", sottolinea l’assessore alla Mobilità. Per i residenti si pensa a parcheggi sotterranei: "In via Borgogna i lavori sono in corso. In zona Buenos Aires, via Zarotto, ne è stato aperto uno a fine 2020. Altri sono in fase di approvazione in largo Scalabrini, largo Brasilia e Repubblica. E stiamo studiando, con società specializzate di Paesi come Germania, Austria, Olanda, la possibilità di realizzare parcheggi in struttura, verticali, automatizzati". Non solo, "stiamo concludendo accordi con i supermercati per dare la possibilità di parcheggiare nei loro spazi, durante la notte. L’obiettivo del Piano aria e clima del Comune è diminuire del 50% l’uso della sosta in superficie". Ma l’opposizione, con Forza Italia, va all’attacco, ribadendo "le difficoltà dei milanesi nel trovare parcheggio, in centro o in periferia".